L'arte fantastica interpretata in otto modi. Alla E-lite Studio Gallery di Lecce

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La fantasia - che secondo Jung scaturisce dall'immaginazione attiva, ponte tra conscio e inconscio - costituisce il tema cardine della collettiva "Coexist. Eight different kind of fantastic art". Otto pittori italiani espongono oltre 20 opere inedite alla E-lite Studio Gallery di Lecce, fino al 26 gennaio 2013. E declinano - secondo prospettive differenti - mondi fantastici, esplorando dimensioni metafisiche e universi paralleli, in un viaggio che va oltre la realtà fenomenica.
Curatore della mostra è Ivan Quaroni, eclettico critico d'arte milanese attento alle nuove tendenze dell'arte contemporanea italiana e internazionale, che ha individuato e definito l'avanguardia artistica dell'Italian Newbrow. (vedi: L'avanguardia "newbrow" secondo Ivan Quaroni: dialogo con Vanni Cuoghi)
Il critico, intervistato per Lobodilattice, ha così spiegato il tema fondante della collettiva: "Il titolo della mostra è 'coexist', proprio per simboleggiare le diverse visioni di arte fantastica interpretata da ciascun artista". "Particolarmente surreale - spiega Quaroni, "è il 'farbomondo' di Massimo Quarta, caratterizzato da una forte vena fantascientifica.  O l'approccio fantasy di Carlo Cofano, come l'universo magico- metafisico di Nicola Caredda nella sua bizzarra reinterpretazione dell'Arcadia. Anna Caruso, poi, sovrappone esseri totemici alla realtà mentre Jara Manzulli indaga l'inconscio alludendo, con i suoi ritratti, a una condizione di estasi, di alterazione della coscienza, all'incanto come elemento drammatico". "Per passare poi - continua il critico milanese - "dall'ironia che permea i microcosmi casalinghi di Vania Elettra Tam al sincretismo personale di El Gato Chimney. Un ex street-artist che interpreta l'arte fantastica legando l'immaginazione alchemica alla dimensione religiosa e trascendente del rituale, ispirandosi molto all'arte folk, come si evince nella sua opera "La casa della polvere" (nella prima foto dell'articolo n.d.r.), in cui vengono rappresentati diversi simboli, come una maschera legata alla cultura popolare messicana o un compasso, un simbolo della cultura massonica. Nella poetica di Chimney - conclude Quaroni - particolare rilievo è assunto dalla tematica dell'iniziazione, del passaggio spirituale, della coesistenza degli opposti".

 

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Nicola Caredda
Vive e lavora a Cagliari.

Quella di Nicola Caredda è una pittura di immagini, di realtà e di riconoscibilità, nel senso che le singole cose da lui dipinte rispondono a specifiche codificazioni, non solo artistiche ma facenti parte del nostro consuetudinario visuale. Nelle sue opere oggetti sospesi fra reale e surreale, tra fisica e metafisica che raccontano di una realtà frutto di una visione tutta interiore e soggettiva. Un personalissimo linguaggio metaforico per un risultato straniante e al contempo accattivante di una pittura pop surreale che tenta di esorcizzare paura e angoscia.

Anna Caruso
Vive e lavora a Treviglio (BG).

Anna Caruso è un'artista figurativa che mescola tecniche e immagini di non immediata decodificazione, dissolvendole e sovrapponendole in una chiave di lettura su molteplici livelli comunicativi. Per lei l'Arte è soprattutto comunicazione, dialogo interiore ed esteriore, con l'umanità, con chi osserva, con l'arte stessa. Durante i viaggi che annualmente compie in giro per il mondo disegna e fotografa ogni traccia umana, per piegarla e manipolarla con pennelli e spatole nei suoi lavori. La tecnica che predilige è una mistura fluida di acrilico e gesso su tele di grande formato.

El Gato Chimney
Vive e lavora a Milano.

L’opera di El Gato Chimney è legata a una visione fantastica e a una calma perturbante.
Al di là del contenuto e delle stratificazioni presenti nella sua opera, Chimney vuole sottolineare quanto per lui sia importante la creazione di stati d’animo e di sensazioni. Crea così un vocabolario di immagini che sembrano provenire dall’iconografia di culture diverse, parole e icone, elementi un tempo conosciuti, di cui si è persa la memoria e la cui chiave di lettura provoca nello spettatore un senso di estraneità e mistero, creando un fascino magico.

Carlo Cofano
Vive e lavora a Lecce.

La pittura di Carlo Cofano, parte dalla realtà oggettiva e si sviluppa in un crescendo emotivo che rappresenta il percorso di un ‘viaggio’ che intende cogliere la verità ‘parallela’ celata oltre il visibile. L’intento della sua pittura consiste in una sorta di ‘disvelare facendo’, in una tessitura d’immagini in cui si aprono improvvisi squarci di luce che nascono dal profondo della psiche e si nutrono di storia e di memorie. Le sue opere sono concepite sin dalla scelta e preparazione della tela che parte da una mestica acrilica nera dalla quale fa emergere la luce attraverso la tecnica della pittura a olio.

Jara Marzulli
Vive e lavora a Bari.

Quella di Jara Marzulli è una ricerca sulla parte introspettiva dell'umano, in tutti i suoi mutamenti, in tutte le sue ambiguità nascoste. Su uno sfondo trasparente e gocciolante si stagliano bambine o donne sospese in un tempo non determinato e fuso in un pensiero che va a toccare una memoria lontana. Opere che nascono assieme a chi posa per l'artista, in un gioco di sguardi e di segni tracciati sulla pelle che seguono ritmi lontani e arcaici. La perfezione tecnica che la contraddistingue rende le sue opere ancor più incisive e toccanti.

Massimo Quarta
Vive e lavora a Lecce.

Massimo Quarta lavora ciclicamente da anni sulle diverse visioni di un mondo parallelo, chiamato Farbomondo, un mondo nuovo, completamente reinventato, non contaminato dalle immagini mediatiche, che funge da finestra su spazi altri e lo aiuta a guardarsi dentro; un mondo dove il colore fa da padrone e le forme, prive di angoli, creano un continuo gioco di pieno e vuoto. A sorreggere la poetica della fantasia di Massimo Quarta è la critica al conformismo e all'omologazione della coscienza collettiva imposti dal sistema capitalista.

Tiziano Soro
Vive e lavora a Milano.

Tiziano Soro ha una predilezione per le immagini vintage, che spesso dissemina nelle sue opere con elementi appartenenti al recente passato. La sua ricerca è basata sulla contaminazione tra due grammatiche antitetiche, da una parte la rappresentazione realistica, diciamo pure di marca fotografica, dall’altra un certo tipo di sintesi formale, che include il gusto per pattern, texture e simboli segnaletici. Il risultato è straniante e allo stesso tempo accattivante, poiché l’immagine realistica, stagliata su uno sfondo fortemente connotato da elementi ornamentali, assume un valore quasi araldico.

Vania Elettra Tam
Vive e lavora a Milano.

Vania Elettra Tam è uno dei frutti artistici della Nuova Accademia di Belle Arti di Milano e della scuola di Grafica Pubblicitaria del Castello Sforzesco.
L’ironia e la seduzione delle sue sceneggiature si sovrappongono a una velata critica sociale ma dallo sguardo sempre lieve, divertito e surreale. I rifugi casalinghi, la delicatezza e l’instabilità dei suoi microcosmi quotidiani, la simpatia, l’ironia e la bellezza delle sue sceneggiature si sovrappongono di tanto in tanto a una velata critica sociale, ma dallo sguardo sempre lieve, divertito e ampiamente allucinatorio.

Il critico. Note biografiche
Ivan Quaroni
Vive e lavora a Milano.

Critico, curatore e giornalista, ha collaborato con le riviste Flash Art, Arte Mondadori ed Espoarte. È autore delle rubriche Butterfly Effect e Showtime per la webzine Lobodilattice. Nel 2008 ha pubblicato il volume Laboratorio Italia. Nuove tendenze in pittura (Johan & Levi editore). Nel 2009 ha partecipato con la sezione “Italian Newbrow” alla IV Biennale di Praga, curata da Giancarlo Politi e Helena Kontova. Nello stesso anno è tra i curatori di SerrOne Biennale Giovani di Monza. Nel 2010 ha pubblicato il libro Italian Newbrow (Giancarlo Politi editore). Nel 2011 è tra i curatori del Premio Maretti – Valerio Riva Memorial al Museo Pecci di Prato. Ha curato oltre 150 mostre in spazi pubblici e privati e ha scritto per importanti artisti italiani e internazionali, tra cui Allen Jones, Ronnie Cutrone, Ben Patterson, Gary Baseman, Paolo Icaro, Salvo, Arcangelo, Marco Lodola. Dal 2009 conduce seminari e workshop propedeutici all’inserimento nel Sistema dell’Arte Contemporanea presso il CRAB – Centro Ricerche dell’Accademia di Brera e l’associazione culturale CircoloQuadro. Nel 2012 ha pubblicato il libro Italian Newbrow. Cattive Compagnie (Allemandi) ed ha curato la prima edizione della Biennale Italia Cina presso il complesso della Villa Reale di Monza.
 

 

INFO MOSTRA:

Fino al 26/01/2013
"Coexist. Eight different kind of fantastic art"
collettiva con: Nicola Caredda, Anna Caruso, El Gato Chimney, Carlo Cofano, Jara Marzulli, Massimo Quarta, Tiziano Soro, Vania Elettra Tam
a cura di Ivan Quaroni
E-lite studiogallery
Corte San Blasio 1c - Lecce
Catalogo in galleria, con testo critico a cura di Ivan Quaroni, edito da "Editrice Salentina".
Orari: dal lun al sab  ore 09-12.30  e 17-20
ingresso libero
Infotel: 338.1674879
Infoweb: info@elitestudiogallery.com
- www.elitestudiogallery.com

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Informazioni su 'Cecilia Pavone'