Laura Serri - "Repetita iuvant" - tecnica mista su carta da parati - 2008
Tappezzerie pastellate, perimetri interni e protetti, nidi pieni di bambagia a fiorami color confetto. Di quest’universo comodo e stanziale fanno parte anche le sedie, di varie fogge e formati. Dall’aerodinamico sdraio di design al canapè da Paolina Bonaparte, dalla poltrona della nonna a quella Luigi XIV, dal divano sfondato allo sgabello a nido anni Sessanta. Ed infine, i cervi. Aggraziati come ballerine sulle punte, leggeri, veloci. I cervi si spostano in branchi, e sono agli antipodi di quella stanzialità rappresentata da sedie e carte da parati. Se gli animali riprodotti nell’arte sono quasi sempre figura degli esseri umani, Laura Serri descrive l’utopia di un’umanità pura, leggiadra, che si contrappone all’ethos della forza e dell’aggressione.