L'identità femminile intrappolata nei dedali esistenziali. Nella visione onirica di Christina Calbari

Trapped, il titolo della personale di Christina Calbari, una sola parola che racchiude perfettamente “i sensi” che compongono il lavoro di questa artista greca. 

Acquerelli e fotografie, un’iconografia dichiaratamente femminile, una mano leggera dalla delicatezza preziosa che racconta le due serie in mostra: quella dei disegni Game Traps e quella delle fotografie Unfolding Absence, apparentemente molto diverse ma che raccontano dello stesso disagio e dello stesso mondo, quello della femminilità, che prende corpo in figure a metà tra la giovinezza e l’età adulta, in quello status di passaggio in cui l’identità si forma e si trasforma e ancora non è riconoscibile. Christina Calbari riesce a mettere in atto un contrasto tra visione e percezione, in cui l’estetica leggera è quasi rassicurante, mentre comunque provoca e inquieta, incuriosisce la ricerca, conducendo l’occhio e la mente al di là di una bidimensione pazientemente costruita. Le donne o le ragazze, le protagoniste assolute, intrappolate, appunto, in contorsioni di corpi e di pensieri, quasi incatenate mentre provano disperatamente a spiccare il volo. Cambiano forma i corpi e si trasformano per diventare parte dell’altro, cambiano senso gli arti e si innestano altrove, mai casualmente, per modificarli, quei corpi, quasi volessero sfuggire dalla condizione comune.  Difficilmente sole le fanciulle della Calbari, spesso ammassate e omologate nella apparente volontà di restare unite, diventando poi, forse inconsapevolmente, una forma unica fatta di pezzi indistinguibili, tenuti tra di loro da un unico abbraccio forte e stretto e sempre senza volto. Condivisione e comunità anche nelle foto che si macchiano di nero, sporcando attimi costruiti in pose fotografiche, immagini d’epoca, recuperate da un passato rigido e ingabbiato nella disciplina, sempre donne, che provano ad imparare mentre i loro pensieri prendono una forma oscura. 

Una mostra totalmente al femminile, che racchiude tutto il fascino incantatore della donna, dalla mano che costruisce i lavori in mostra alle figure che sotto quella mano prendono corpo.  

 

Mara Nitti

 

Fino al 28 aprile 2012

Trapped 

Christina Calbari 

Artcore contemporary art project

via de rossi 94, Bari

Infoweb: www.artcore.itinfo@artcore.it 

infotel: 347.6574411

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