L’improvvisazione implica padronanza della tecnica, un virtuosistico free-style tutto a ritmo di beat musicali e hip hop, scorre in campo come sangue pulsante nei sincopati movimenti e nei passi di giovani breakers. Un’ irresistibile susseguirsi di impulsi vitali che riecheggiano l’ eco del mito “black”, ma che fin dalle sue origini è divenuto uno stile di vita dal sapore grintoso della sfida, visceralmente “street”: è voce seducente e vera, il cui canto sirenico si fa movimento e respiro. Lo spirito ardito della gara ha acceso di entusiasmo Mauro Modin, artista dallo stile altrettanto virtuosistico, che ha accettato l’ invito a partecipare all’ evento portando con sé alcune delle sue opere da esporre in contemporanea al contest. L’ atmosfera vibrante e adrenalinica si lega alla filosofia di Modin: è un uomo che di musica ne sa e soprattutto quella che nella spontaneità trasmette la solarità dei cangianti accostamenti cromatici della vita colorata “on the road”, dei lunghi viaggi, dell’ esperienza diretta. Non è un caso, allora, che tra i suoi musicisti preferiti si debba annoverare Gil Scott, considerato il fondatore del rap, e che in “ME AND THE DEVIL” fa emergere il suo spirito underground in raffinata poesia. Ama il ritmo incalzante del groove e dell’ hip hop, la libertà d’ azione che vuole osare e tentare, è affascinato da tutto ciò che parla di vita, che emana allegra energia, come la preparazione fisica quando la passione diviene un tutt’ uno con il corpo. Così, le opere hanno l’intensità del vissuto e la freschezza dello sperimentalismo. La convinzione modiniana che la musica, come l’ arte e lo sport van sentite quale prolungamento di noi stessi, rende notevolmente difficile, per un tale animo artistico, rifiutare la collaborazione in un simile evento, ideato ed organizzato da personalità professionali quali Simone Panizzuti e Ricardo Carraro, che han trasmesso con enfasi il piacere di condividere un innovativo momento di aggregazione e confronto, coinvolgendo diverse realtà artistiche, in cui anche i passi danzano a ritmo di pennello.
A cura di Angela Zenato