Finalmente un'identità nascosta da un libro. Francamente ci sono venute a noia le sperimentazioni sul tema nelle arti visive. Gina Pane, ok. Urs Luthi, va bene. Ci sarà qualcun altro adesso, che ne so, Franko B. Questi ci stanno, ci mancherebbe. Ora le chiamano "ricerche", ma a me l'unica ricerca degna pare quella condotta da Edmund Husserl, che pur essendo amico degli artisti non faceva il pittore. Ma la personale di Davide Corona negli spazi espositivi di Biffi Arte a Piacenza va contro corrente con la forza tranquilla del silenzio. Qui sembra che il soggetto della raffigurazione sia il libro, squadernato in primo piano in modo da coprire il volto di chi legge, gli occhi ficcati nelle pagine dell'amico silenzioso. Eppure a me sembra che il protagonista di questa storia sia proprio il volto sconosciuto, custode di un'unica storia: la sostenibile gravità del crear mondi. Su cui interviene la pittura, da sempre sintesi estrema dei mondi possibili. Letture dipinte, capolavori conosciuti. Letteratura, filosofia, storia dell'arte. Davide Corona si discosta come vita silente dal clangore delle sperimenazioni odierne come un antimoderno. Sappia che gli antimoderni, nel bene o nel male questo dipenderà da lui, lasciano un segno rimarchevole rispetto ai coevi. E poi lui, almeno, i libri li legge.
Emanuele Beluffi
Piacenza - Biffi Arte - Davide Corona-Il mondo raccolto
dal 21 maggio al 25 giugno 2011
http://www.biffiarte.it/