"Tutto ciò che era direttamente vissuto si è allontanato in una rappresentazione", scriveva Guy Debord nei "Commentari sulla società dello spettacolo". Conseguenza dell'analisi sulla post-modernità attuata dal filosofo francese - incentrata a sua volta sul concetto di spettacolo che "non è un insieme di immagini ma un rapporto sociale tra individui mediato dalle immagini" - è l'alienazione umana. E' questo il prodotto dell'individualismo più sfrenato e dell'indifferenza verso l'alterità. Tale condizione eistenziale si riflette immancabilmente sull'arte contemporanea. Ed è proprio il tema dell'alienazione, condizione esistenziale che caratterizza la post-modernità, il fulcro tematico di "Aliens, le forme alienanti del contemporaneo". Giunto alla sua quarta edizione, il progetto itinerante è ideato da Sergio Curtacci, editore del magazine di arte "Frattura scomposta".
La collettiva sarà inaugurata il 18 maggio a Palazzo Pirola di Gorgonzola (Mi).
Protagonisti dell'evento espositivo saranno quarantadue artisti di punta del panorama italiano, tra cui Vanni Cuoghi, Vania Elettra Tam, Marco Minotti e gli artisti pugliesi della E-lite gallery di Lecce quali Carlo Cofano, Jara Manzulli, Massimo Quarta e la milanese Anna Caruso. L'organizzazione della quinta tappa del progetto espositivo sarà infatti a cura della E-lite gallery il prossimo luglio, a Palazzo Vernazza.
Ecco gli artisti che esporranno nella collettiva: Alessandro Scapinelli, Alessio Bolognesi, Andrea Valsecchi, Angela Viola, Anna Caruso, Anna Frida Madia, Annaclara De Biase, Annalù, Antonio De Luca, Carlo Cofano, Cristiano De Matteis, Cristina Iotti, Emila Sirakova, Fulvio Martini, Giancarlo Marcali, Gianluca Chiodi, Giò Lacedra, Ilaria Margutti, Ilv, Irene Lucia Vannelli, Jara Manzulli, Luca Skawalker, Luigi Leonidi, Marco Besana, Marco Cecotto, Marco Minotti, Marco Rea, Massimo Festi, Massimo Quarta, Momò Calascibetta, Paola Turroni, Raffaella Formenti, Ramona Zordini, Roberta Ubaldi, Roberto Fontana, Silvano Bruscella, Silvio Porzonato, Streamcolors, Valentina Chiappini, Vania Elettra Tam, Vanni Cuoghi, Willow.
Programma:
Sabato 18 maggio
Ore 18.30
Raffaella Formenti – performance – PassWord
“Volevo solo leggere e scrivere, e viaggiare nei luoghi delle parole, ma anche le mani hanno preteso il loro spazio d’azione e intervengono con pensieri ingombranti ogni volta che entrano in rapporto con oggetti carichi di parole.”
Ore 20.00
Giò Lacedra – performance – Io sottraggo
Una performance-confessional autobiografica, che nello spazio creativo-distruttivo-rigenerativo di 20 minuti, mette e rimette in scena l’ingranaggio perpetuante dei rituali ossessivi anoressico-bulimici.
Sabato 25 maggio
Ore 19.00
Ramona Zordini e Marco Cecotto – one huge tank
Un progetto che nasce da una riflessione sulla possibilità di traduzione interdisciplinare del senso, in particolare tra arti sonore e visive.
Ore 21.00
Don Chisciotte della Mancia
Suite musicale per voci narranti e strumenti di Miguel de Cervantes
Musiche di Georg Philipp Telemann | Crescendo – Orchestra giovanile / Direttore – Judit Földes
Sabato 1 giugno
Ore 18.30
Streamcolors – evento multimediale
La gente riconosce il luogo che abita e ne vede una nuova visione. Questa è la zampa tecnologica dell’astronave alien che tocca il suolo e lo decodifica.
Ore 19.30
Paola Turroni – reading multimediale – Il mondo è vedovo
In questo mosaico di LUCE sta il messaggio che riconduce l’artista daltorpore del sonno individuale alla corale ricerca dei valori dell’ethos, all’estetica del vero. L’arte torna a essere ammonimento morale, momento di LUCE che… AZIONA il pensiero.
Ore 21.00
Viaggio nella musica tra i secoli
Corale Santa Cecilia – coro polifonico / Maestro – Luisella Grandi
Repertori che spaziano dal medioevo agli autori contemporanei della musica sacra e profana nella ricerca di emozioni sempre nuove.
dal 18 maggio al 10 giugno 2013
"Aliens - Le Forme altalenanti del contemporaneo" collettiva
palazzo Pirola
p.zza della Repubblica, 1
angolo vicolo Filippo Corridoni
Gorgonzola (Mi)
Infoweb: info@paazzopirola.it; www.palazzopirola.it
Bio degli artisti della E-lite Gallery:
Anna Caruso
Nata a Cernusco sul Naviglio (Mi) nel 1980. Vive e lavora fra Treviglio (Bg) e Milano.
Ha conseguito il diploma di Laurea presso l’Accademia di Belle Arti di Bergamo e dal 2003 a oggi ha esposto in numerose collettive e personali (White Gallery, Milano; E-lite studiogallery, Lecce; Circoloquadro, Milano) e Fiere di Arte Contemporanea in Italia (“BAF”, Arte Fiera Bergamo, Galleria Emmediarte, Bergamo, “Arte Padova”, Galleria Emmediarte, Padova) e all’Estero (“Art Basel Miami”, Art Gallery Mazzoleni, Miami), conseguendo anche numerosi premi.
Il suo lavoro pittorico si fonda sull’indagine tra il mondo fenomenico, reale e tangibile, e l’essenza dell’universo irreale, intellettivo ed emozionale, catalizzando linguaggi ed espressioni del tessuto umano che si sovrappongono al vivere quotidiano. La tecnica di cui si serve mescola acrilico e gesso, per ottenere sovrapposizioni di immagini e significati inusuali, decontestualizzando oggetti e archetipi dell’iconografia classica e ricollocandoli in veste moderna.
Carlo Cofano
Nato nel 1972 a Lecce, dove vive e lavora. Espone dal 1990, in Italia e all’estero, con mostre personali (Mediateca Provinciale, Matera; Galleria del Teatro, Roma; Galleria Blu, Torino; Istituto Italiano di Cultura, London (England); Convento di Sant’Anna, Lecce; Galleria My Art, Torino; Palazzo Comunale, Potenza) e collettive (E-lite studiogallery, Lecce; Biblioteca Provinciale, Potenza; Agorà Art Gallery, New York (USA); Palazzo delle Aquile, Palermo; Primo Piano LivinGallery, Lecce; Biennale Internazionale Nojarte, Noicattaro (Ba); Galleria Formaquattro, Bari).
La pittura di Carlo Cofano, parte dalla realtà oggettiva e si sviluppa in un crescendo emotivo che rappresenta il percorso di un ‘viaggio’ che intende cogliere la verità ‘parallela’ celata oltre il visibile. L’intento della sua pittura consiste in una sorta di ‘disvelare facendo’, in una tessitura d’immagini in cui si aprono improvvisi squarci di luce che nascono dal profondo della psiche e si nutrono di storia e di memorie. Le sue opere sono concepite sin dalla scelta e preparazione della tela che parte da una mestica acrilica nera dalla quale fa emergere la luce attraverso la tecnica della pittura a olio.
Massimo Quarta
Nato nel 1967a Novoli, dove vive. Lavora a Lecce.
Si forma prima al Liceo Artistico di Lecce, poi, nella stessa città, all’Accademia di Belle Arti. Lavora ciclicamente da anni sulle diverse visioni di un mondo parallelo, chiamato Farbomondo, un mondo nuovo, completamente reinventato, non contaminato dalle immagini mediatiche, che funge da finestra su spazi altri e lo aiuta a guardarsi dentro; un mondo dove il colore fa da padrone e le forme, prive di angoli, creano un continuo gioco di pieno e vuoto. A sorreggere la poetica della fantasia di Massimo Quarta è la critica al conformismo e all’omologazione della coscienza collettiva imposti dal sistema capitalista.
Espone dal 1996 in Italia e all’estero con mostre personali (Galleria Wikiarte, Bologna; Cherin Arte Contemporanea, Lecce; Castello Carlo V, Lecce; Paolo Erbetta Arte Contemporanea, Foggia; Cavant-Gard, Canada; Centro Luigi Di Sarro, Roma; Installazioni presso Grandi Magazzini, spazi urbani e naturali, spazi alternativi) e collettive (E-lite studiogallery, Lecce; MAP Museo Mediterraneo dell’Arte Presente, Brindisi; Ex UPIM, Lecce; XIV Quadriennale, Anteprima, Palazzo Reale, Napoli; Arrow Art Centre, Londra; Primo Piano LivinGallery, Lecce).
Jara Marzulli
Nata nel 1977 a Bari. Vive e lavora ad Adelfia (BA).
Diplomata all’Accademia di Belle Arti di Bari. Partecipa dal 1999 a numerose mostre personali e collettive in Italia (RezArte galleria, Reggio Emilia, Spaziarti Ungallery, Milano; Fabbrica Borroni, Bollate, Milano; Palazzo Durini, Milano; E-lite studiogallery, Lecce; galleria Contemporanea Roma; Ex Lavanderia, Roma ecc.) e all’estero (Galleria Akbank Sanat, Istanbul, Turkey); è stata selezionata per la XII Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo a Castel Sant’Elmo (NA) e ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti.
La sua arte racconta di un sentire al tempo stesso estatico e carnale, reso ancor più incisivo e toccante dalla perfezione tecnica che contraddistingue l’artista. Una dimensione liquida e indefinita, in cui bambine e donne si stagliano su sfondi trasparenti e gocciolanti, una lucida e lacerante qualità espressiva, un’indefinibile purezza che si veste di pittura, un costante gioco di spiazzamenti, di scambi di ruolo tra l’artista che dipinge e il soggetto raffigurato.
Massimo Quarta
Nato nel 1967a Novoli, dove vive. Lavora a Lecce.
Si forma prima al Liceo Artistico di Lecce, poi, nella stessa città, all’Accademia di Belle Arti. Lavora ciclicamente da anni sulle diverse visioni di un mondo parallelo, chiamato Farbomondo, un mondo nuovo, completamente reinventato, non contaminato dalle immagini mediatiche, che funge da finestra su spazi altri e lo aiuta a guardarsi dentro; un mondo dove il colore fa da padrone e le forme, prive di angoli, creano un continuo gioco di pieno e vuoto. A sorreggere la poetica della fantasia di Massimo Quarta è la critica al conformismo e all’omologazione della coscienza collettiva imposti dal sistema capitalista.
Espone dal 1996 in Italia e all’estero con mostre personali (Galleria Wikiarte, Bologna; Cherin Arte Contemporanea, Lecce; Castello Carlo V, Lecce; Paolo Erbetta Arte Contemporanea, Foggia; Cavant-Gard, Canada; Centro Luigi Di Sarro, Roma; Installazioni presso Grandi Magazzini, spazi urbani e naturali, spazi alternativi) e collettive (E-lite studiogallery, Lecce; MAP Museo Mediterraneo dell’Arte Presente, Brindisi; Ex UPIM, Lecce; XIV Quadriennale, Anteprima, Palazzo Reale, Napoli; Arrow Art Centre, Londra; Primo Piano LivinGallery, Lecce).