SFIGGY E' UMANO! TALKING WITH ALESSIO BOLOGNESI E GIO LACEDRA

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Lo scorso 25 luglio, un caldo mercoledì d'estate, ha avuto luogo al Metropole Suisse di Como un'incantevole performance di live painting organizzata dalla Mag art gallery: Alessio Bolognesi ha fatto vivere il suo ormai celebre personaggio Sfiggy sul corpo di Gio Lacedra.

Una body painting dal vivo, eccezionale e unica: la carica di energia, spontaneità e arte presente nell'aria riconduceva ad una dimensione concreta e percettibile.

Lo splendido corpo di Gio Lacedra si è prestato in maniera assolutamente vincente come tela bianca per l'estro dell'artista: un ingresso goliardico e fiabesco nel quale la performer si è presentata con un abitino rosso, un fiocco in testa ed una mela in mano, ammiccante e alla ricerca del pittore che in un angolo pensava alla sua arte; da lì, l'incontro, la caduta delle inibizioni e il prender vita di Sfiggy sul corpo della donna.

La scena si sviluppa per lo più su un cubo-piedistallo, dove la Lacedra è fantasticamente simile ad una statua e Bolognesi partendo dalla caviglia inizia la sua opera, dando al personaggio la forma di un serpente.

Davvero molto interessante il rimando filosofico-concettuale al peccato nella forma della mela e del serpente, che stabilisce però una connessione al tempo stesso con la purezza delle fiabe, in questo caso di Biancaneve: in questo contesto, si respira un ponte di richiamo bidimensionale tra una sorta di sacro e profano, ingenuità e scaltrezza. In qualche modo si erge una prospettiva di concezione del mondo, sempre perennemente in bilico tra santi e criminali, tra bene e male; potremmo definire questo live body painting come un "aleph" artistico, il centro dei centri ove convergono le molteplici sfumature del cosmo, racchiudendo un subbuglio di tutto e il suo contrario.

Affascinante il tratto di Bolognesi, rapido e deciso nelle pennellate bianche della "pelle" di Sfiggy e più lento e preciso nei contrasti neri, che conferiscono al personaggio dinamicità, profondità e movimento.

"Il personaggio di Sfiggy è nato da un pugnale puntato sul collo - dice l'artista - e chiaramente in chiave ironica: la casualità di un disegno che ho fatto durante una riunione di lavoro presso l'azienda dove ai tempi svolgevo la mansione di project manager e da lì, via con le opere e il successo di questo esempio che personifica in chiave più o meno goliardica difetti e virtù delle persone qualunque".

Un'idea geniale, coniata da un ragazzo che è un piacere osservare e intervistare poichè non fa nulla per nascondere la sua semplicità e la sua voglia di fare: nel modo di dipingere, in quello di raccontare e raccontarsi conserva sempre uno sguardo attento e sensibile che è impossibile non ammirare; la spontaneità è senza dubbio una delle sue caratteristiche più evidenti, al punto che la ripercuote anche nei suoi lavori.

Osservando le opere presenti al Metropole Suisse infatti si coglie il "getto volontariamente involontario" di Bolognesi, che con ironia e sorriso riesce a prendere in giro e nel contempo a far riflettere gli osservatori.

"Posso dire che Sfiggy ha preso subito il largo, inaspettatamente - continua Bolognesi - Fece subito furore l'Hello Kitty pugnalata a cui seguì tutta una serie sui cartoons".

Una carriera artistica iniziata nel 2008 a pieno ritmo, con mostre ed espozioni in molte città a partire dalla sua Ferrara, passando per Parma, Bologna, Treviso, Milano e Como; tanti i premi vinti e tanta la voglia di continuare a sperimentare e ricercare: "utilizzo gli acrilico per una questione di rapidità di tempistica - dichiara - ma prediligo l'olio e sperimento sempre nuove dimensioni tecniche, dalla street art alle illustrazioni, tutto è concesso nell'arte".

E intanto dopo la splendida statuaria presenza, arriva anche Gio Lacedra, i cui occhi raccontano più di un libro la sua esperienza artistica: una bellezza dolce e sentita, che fa di lei una performer professionista ma al tempo stesso una donna che ha voglia di esternare la sua emotività: "L'incontro con Alessio è piuttosto recente, insieme abbiamo partecipato alla collettiva Aliens e da lì ci siamo mantenuti in contatto per confronti artistici, pensando spesso alla possibilità di una collaborazione: l'idea di questo body painting si è sviluppata da un giorno all'altro, repentinamente e da un certo punto di vista potremmo definirci quasi improvvisatori poichè il tutto è stato stabilito in un'oretta in auto".

Gio Lacedra è un'artista poliedrica, che fa del proprio corpo uno strumento di sensibilizzazione e supporto sociale: per molti anni infatti ha sofferto di disturbi alimentari e ora ha acquistato una consapevolezza che vuole utilizzare per aiutare le donne con problemi simili a quelli del suo passato; "Con la mia performance Io sottraggo, parlai di tali problemi e disordini per sfatarli ed essere di aiuto e persuasione per le donne come me; vedo nell'arte e nel mio corpo spesso martoriato dalla mia testa, un modo per poter sensibilizzare le persone circa i disturbi alimentari purtroppo sempre più vividi nella nostra società".

La voce e l'empatia che Gio crea sono indescrivibili: è un'artista a tuttotondo, incredibilmente forte; incontrarla è realmente un'occasione unica.

Senza dubbio l'evento è stato speciale e sentito: di grande impatto era la frequenza artistica che i due sono riusciti a creare, suggellando una sorta di pathos creativo; non vi era distinzione tra pittore, pennello, colori e performers poichè sono riusciti a creare un contesto scenico totalmente privo di blocchi e misunderstandings. Tutto era armonioso, volto al bello estetico da un lato ma al bello emotivo dall'altro, attuando un processo di acquisizione mentale rivolta alla riflessione sul mondo, sul senso del peccato - molto spesso inteso come tabù, eppur sempre in auge nella produzione e artistica e sociale, e sull'ironia come chiave di lettura del tutto.

Soddisfatto il brillantissimo curatore della Mag e organizzatore dell'evento Salvatore Marsiglione, amico di Bolognesi e sempre dinamico nell'osservazione delle nuove astrazioni artistiche nonchè estimatore e supporter delle avanguardie: "trovo interessante il lavoro di Alessio e sono sempre favorevole a questi scambi intensi e produttivi tra artisti".

Un evento davvero speciale, che sicuramente merita di essere riproposto e seguito.

 

 

 

thanks to: Gio Lacedra, Alessio Bolognesi, Salvatore Marsiglione, Mag Como, Metropole Suisse Como e tutto lo staff e i presenti.

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