Da cosa nasce il pettegolezzo, di cosa si nutre e qual è il linguaggio che gli si confà maggiormente? Cosa ci porta a intrometterci prepotentemente nelle vite degli altri alla ricerca di curiosità malate, che non di rado prendono forme anomale in racconti di pura invenzione? E gli attori di questo balletto di parole, di queste mezze frasi, commenti sfacciati e battute al veleno, chi sono, e cosa cercano veramente in questo incessante “scrutare” nelle loro vittime sacrificali?
Ci prenderemo un tempo per indagare attorno a questo mondo, facendoci indicare la via da quei personaggi che lentamente sbucheranno dietro le persiane semichiuse delle loro cattiverie. Staremo in allerta alla ricerca di quelle mezze frasi da loro bisbigliate con nomi storpiati e ascolteremo, curiosi, le loro sentenze inappellabili proclamate a scapito di ignari destinatari. Lavoreremo sulle loro posture disperate, osserveremo come i sorrisi di un tempo avranno forse lasciato il posto a ghigni feroci e interrogheremo i loro sguardi di lama per comprendere come questo estenuante esercizio di giudizio, abbia infine scolpito le loro espressioni nel marmo. Ma soprattutto, ci interesserà cogliere in che modo, i curtigghiari che interverranno al nostro “banchetto”, intrecceranno le loro storie in tante, piccole, Malelingue.
A CHI È RIVOLTO Questo laboratorio è aperto a tutti gli attori e attrici che vogliano lavorare sui confini del proprio corpo e a tutte le i danzatrici e a tutti i danzatori che non avranno paura di utilizzare la voce, solo se necessario.
GAETANO BRUNO Si è diplomato alla Scuola di Recitazione del Teatro Biondo Stabile di Palermo. Dal 2000 al 2008 ha collaborato in qualità di attore all’interno della compagnia teatrale diretta da Emma Dante, con cui ha recitato negli spettacoli mPalermu, La scimia, Il festino – premio Miglior Attore Golden Graal 2009. Al cinema ha esordito con Paolo Sorrentino ne Le conseguenze dell’amore. Ha ricoperto il ruolo del coprotagonista nella pellicola di Andrea Porporati Il dolce e l’amaro. Nel 2008 è presente in tre dei quattro film italiani in concorso alla 66 mostra d’arte cinematografica di Venezia: In Baaria di G.Tornatore, Lo spazio bianco di F. Comencini e La doppia ora di G. Capotondi. Nel 2010 è a Venezia con due film Gorbaciof di S. Incerti e Vallanzasca di M. Placido. Nel 2012 lavora con Anne Julie Stanzak nel progetto di teatro-danza Fear and desire.
DOVE Il laboratorio avrà sede nella suggestiva cornice dell’Eremo medievale di San Marco, nel territorio di Aidone (Enna, Sicilia). È possibile pernottare in tenda o in sala. Lo staff servirà ogni giorno ai partecipanti colazione, pranzo e cena. Nel tempo libero si potranno visitare i dintorni o godere della tranquillità del luogo.
INFO E ISCRIZIONI
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