L'horror moderno sembra essere orientato altrove, tra catastrofismo apocalittico (zombie e affini), slasher più o meno noiosi, film “feroci” come Martyrs o The Woman.
Pellicole più che pregevoli, in alcuni casi, ma che, letteralmente parlando, non fanno paura. Disgustano, provocano raccapriccio, fanno ragionare sulla natura dell'uomo ma... non inquietano. Non ti fanno temere di stare in una stanza al buio, da solo, spaventato da pensieri senza apparente ragione logica, quali l'uomo nero o i fantasmi.
A questo punto ho optato per una Top 5 differente: cinque scene che, in un modo o nell'altro, mi hanno spaventato per benino, vuoi per l'età in cui le ho viste la prima volta, vuoi per altri fattori. Tempo fa dedicai una classifica del genere alle scene che mi hanno impressionato (qui). In quel caso parlavo più di repulsione e orrore vero e proprio. Qui no. Mi riferisco alla paura dell'ignoto, all'uomo nero.
Prima di lasciarvi alla Top 5 vi annuncio che i festeggiamenti per Halloween non finiscono qui. Lunedì 31 avrete l'onore di leggere un guest post a sorpresa, davvero esclusivo. E molto a tema, ovviamente ;-)
5. La risata di Zeder
Da: Zeder (di Pupi Avati, 1983)
In uno dei più riusciti e meno citati film sui “ritornati” mai girati in Italia, riecheggia la lugubre risata dell'uomo che sconfigge la morte in seguito a un esperimento segreto e maledetto. Il resuscitato viene ripreso dalle telecamere, sdraiato nella sua bara, man mano che riprende vita, di ritorno dall'aldilà. La risata satanica con cui infine torna dalla tomba sottolinea che l'esperimento è sì riuscito, ma che ciò che è stato risvegliato dal regno dai morti è animato da pura e semplice malvagità.
4. L'appartamento in quarantena
Da: Rec (di Jaume Balaguerò, 2007)
La scena più recente tra quelle che citerò appartiene a Rec, film che, specialmente se visto nelle giuste condizioni (al cinema, o al buio da soli), fa fare dei bei balzi sulla sedia, e anche di più. L'ingresso della squadra di pompieri e della reporter Angela Vidal in uno degli appartamenti degli “infetti demoniaci” che hanno preso possesso del palazzo nella Rambla de Catalunya è uno dei momenti più riusciti dell'ottima pellicola spagnola.
3. Gli zombie della brughiera inglese
Da: Non si deve profanare il sonno dei morti (di Jorge Grau, 1974)
Altro film conosciuto solo dagli esperti e dai fan, ma decisamente meritevole di una riscoperta. Gli zombie di Grau si adattano benissimo alle fredde e nebbiose brughiere del lake district inglese, caraccollando fuori dagli obitori con aria famelica e corpi già rovinati dal rigor mortis. La scena che in particolare mi preme citarvi è quella dell'assedio al piccolo cimitero di campagna, isolato e deserto, in cui gli sfortunati protagonisti del film si trovano a che fare con alcuni non morti davvero terrificanti (complice l'atmosfera, è chiaro).
2. Mai dare passaggi agli sconosciuti!
Da: Ai confini della realtà (di Joe Dante, John Landis, Steven Spielberg, 1983)
Film a episodi tratto da uno dei più bei serial mai prodotti nella storia della televisione, Ai confini della realtà è una pellicola che funziona solo a tratti. La parte più bella è forse questo prologo, tra l'altro molto halloweenesco, che a me ha spaventato per anni, tanto da non riuscire a vederlo fino alla fine, quando Dan Aykroyd... beh, ma forse ancora non lo conoscete. Allora guardate da voi.
1. Il mistero della strega
Da: The Blair Witch Project (di Daniel Myrick ed Eduardo Sanchez, 1999)
Film odiato da parecchi, incompreso da altri, nonché vero e proprio apripista della nuova, fortunata stagione dei mockumentary horror.
Saranno pure giustificate alcune critiche mosse al film di Myrick e Sanchez, tuttavia vi assicuro che tutte e tre le volte che ho visto questo film mi sono spaventato parecchio, sia al cinema che a casa con amici.
La scena finale poi, misteriosa, claustrofobica e terrorizzante, è un vero gioiello del cinema orrorifico moderno. Ecco, questo è un film che, secondo me, ad Halloween ci sta sempre bene. Purtroppo non ho trovato nessun video "embeddabile" riguardante il finale, però potete vederlo cliccando qui.