E' un artista ma anche un music blogger: scrive per ArtsBeat del New York Times. Ma le sue non sono recensioni ordinarie: si esprime attraverso grafici policromatici, per descrivere le emozioni suscitate dalla musica e per narrare eventi musicali. E' Andrew Kuo, artista americano, classe 1977, nato nel Queens ma originario di Taiwan, che espone dal 22 maggio alla galleria Marabini, nella sede di Bologna.
Ispirato nella sua ricerca dalle suggestioni visive dell'Op Art e dall'Arte Concreta - in particolare da Josef Albers e Gabriel Orozco - Kuo porta nella post-modernità il patrimonio delle avanguardie artistiche del '900. Creando magie policrome e illusioni ottiche. Ecco dunque i grafici a torta e i diagrammi di flusso in opere quali "Five months and Four Days After Falling and Hitting my Head" (1a foto dell'articolo) o l'armonia di "Sunset Wishing" (5a foto). In un tripudio di colori e geometrie segniche, che richiamano "l'equilibrio dei rapporti tra linee, colori e superfici" ricercato da Mondrian e la geometria espressiva del suprematismo di Malevic. Kuo, che ha esposto recentemente, tra l'altro, allo Scottsdale Museum of Contemporary Art" di Scottsdale in Usa e alla Casey Kaplan Gallery di New York fa sua anche la concezione filosofica stessa di Malevic di arte come pensiero: "Il pennello è ribelle e non può penetrare nella sinuosità del cervello, la penna è più acuta".
Vernissage: 22 maggio dalle 19 alle 21, sarà presente l'artista;
Andrew Kuo
dal 22 maggio al 22 giugno
Galleria Marabini
vicolo della Neve 5
40123 - Bologna
Infotel: 051.6447482
Infoweb: www.galleriamarabini.it
sede di Milano:
Galleria Marabini
piazza Sant'Easmo 7
20121 Milano