Elena Monzo, Forever blowing bubbles | Andrea Lacarpia

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Elena Monzo, Forever blowing bubbles

di Andrea Lacarpia

 

Lo spazio austero dell’oramai storico Studio D’Arte Cannaviello, introdotto all’esterno da una targa marmorea recante il nome della galleria e da un segnale acustico automatico che segnala l’ingresso di ogni visitatore, è stato invaso dai colori e le linee vivaci e aggressive di questa giovane artista già nota al pubblico, reduce dalla recente esperienza americana.

Nella prima sala sono esposte delle opere di grandi dimensioni, subito riconoscibili come naturale prosecuzione stilistica dei lavori esposti precedentemente dall’artista.

Una serie di carte in cui emergono linee dal grafismo tagliente tra Egon Schiele e Aubrey Beardsley, rappresentanti per lo più figure femminili dai tratti grotteschi, e masse di colore puro e luminoso, spesso fluorescente o iridescente per la profusione di glitter.

Le linee e le masse di colore interagiscono tra loro in modo fluido e caotico, dando vita a opere in cui è sempre più labile il confine tra astrazione e figurazione, e in cui si ottiene un effetto percettivo di movimento concitato delle masse.

Sempre più presente nelle opere di Elena Monzo, come risulta evidente in questa mostra, è l’inserto nelle consuete opere su carta di elementi di collage con materiali vari, tra i quali dei fogli di carta olografica adesiva, dal potente effetto straniante.

L’impatto delle opere esposte è duplice: piacevole per i materiali decorativi e per la rappresentazione bidimensionale dello spazio, ma anche inquietante per i colori lisergici e per il ghigno esasperato delle figure.

Nella seconda sala della galleria è esposta un’opera inconsueta nella produzione di Elena Monzo, oltre a due opere dall’impatto visivo molto forte già viste all’ultimo Premio Cairo e una serie di carte più piccole sul tema del doppio.

In quest’opera inedita campeggia una bandiera degli Stati Uniti D’America dipinta con una sovrapposizione di materia in cui fa capolino qui e là del rosa fluo più tipico dell’artista, in cui le stelline della bandiera originale sono state sostituite con le siluette di dolci muffin.

Proprio quest’opera, nel suo essere sottilmente provocatoria, fornisce una possibile chiave di lettura dell’intera esposizione: l’America, e di conseguenza il mondo occidentale “americanizzato”, è sempre più schiavo del meccanismo del desiderio, qui rappresentato dai dolci.

Nell’attuale società è considerato bello e desiderabile solo ciò che risulta essere al passo coi tempi, al passo con ciò che i media ci convincono sia contemporaneo.

Ed Elena Monzo rileva tale stato delle cose rappresentandolo per quello che è: il mondo delle mode fugaci e delle bolle di sapone.

 

IMMAGINI:

 

INFO MOSTRA:

Dal 19 gennaio 2010 al 5 marzo 2011

Elena Monzo – Forever blowing bubbles

Studio D’Arte Cannaviello

Via Stoppani, 15 - Milano

www.cannaviello.net – info@cannaviello.net

Tel +39 02 20240428

 

 

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