Agostino Arrivabene, Isterie Plutoniche
Milano, Antonia Jannone Disegni di Architettura
di Andrea Lacarpia
La Galleria Antonia Jannone si trova tra le zone di Brera e Porta Garibaldi, quindi nel punto d’incontro tra il quartiere più romantico e le strade più modaiole della “movida” milanese. In Brera s’incontrano i cartomanti e gli aspiranti artisti studenti dell’Accademia di Belle Arti di Brera, entrambe figure portatrici di magia nel mondo votato al materialismo della nostra epoca decadente.
In Porta Garibaldi invece s’incontrano i ragazzi della Milano bene, quella votata al progresso e al profitto, che fanno l’aperitivo all’ombra dei nuovi grattacieli che stanno crescendo con le loro forme avveniristiche senza poesia, in vista dell’imminente expo che tanto incuriosisce e preoccupa i milanesi.
Attraversando le strade cittadine che sono teatro di questo confronto di diverse visioni del mondo, si entra nello spazio che ospita la mostra personale di Agostino Arrivabene, nel quale sono esposte le opere recenti dell’artista lombardo, che sembrano essere frutto di tale collisione di differenti punti di vista, e nelle quali le contraddizioni del mondo attuale vengono tessute insieme dal mito senza tempo.
Le opere esposte, per la maggior parte olio su tela e su tavola di piccole e medie dimensioni, sono dipinte con fiamminga accuratezza e dovizia di particolari che le rende preziose come gioielli, rari e sempre più necessari in un contesto contemporaneo che confonde pericolosamente l’espressività individuale con la pigra mancanza di cura tecnica di chi non ha talento.
I riferimenti alla storia dell’arte nelle opere di Arrivabene sono molteplici, da Leonardo da Vinci al simbolismo esoterico di Jean Delville si può individuare una linea continua, della quale Arrivabene può essere considerato un erede, che utilizza la pittura come strumento di precisione per ottenere la conoscenza di ciò che non è conoscibile attraverso i metodi della scienza e della razionalità in genere.
In tal senso la pittura di Arrivabene trova compagnia ideale nei racconti mitologici, che attraverso fantasiose narrazioni portano luce negli strati più profondi della coscienza.
Nella mostra Isterie Plutoniche in particolare, Arrivabene sembra voler fare in modo che le zone più misteriose della mente, in cui risiedono le immagini simboliche archetipiche, emergano liberamente come in un’esplosione di ologrammi apparentemente impazziti, o isterici come suggerito dal titolo dell’esposizione.
Il tema centrale dell’esposizione è il mito del ratto di Proserpina, uno dei racconti più interessanti della mitologia pagana, nel quale la protagonista, intenta a raccogliere fiori in riva al lago, viene rapita dal re degli inferi Plutone che ne fa la sua sposa, per poi liberarla in seguito all’intervento di Giove solo per sei mesi l’anno, condizionando così da allora l’alternarsi delle stagioni.
Una tale discesa nell’Ade diventa così rappresentazione mitologica dell’immersione nei luoghi più misteriosi della coscienza, per poi riemergere in superficie con rinnovato vigore, come nei rituali misterici in cui si mette in scena una morte rituale che produce un rinnovamento interiore.
Nei dipinti esposti sono molteplici i riferimenti all’acqua, elemento simbolicamente legato all’inconscio, tanto che tutte le figure rappresentate sembrano essere immerse in un misterioso mare ricco di coralli e colonie batteriche, nel quale i corpi perdono la consueta consistenza materiale per sciogliersi in evanescenti e continue metamorfosi animali e vegetali.
Una visione superficiale delle opere esposte può collocare tale produzione in una visione surrealista, o nella moda del pop surrealism nato in California sul finire degli anni ’60, ma a una visione attenta la produzione di Arrivabene rivela tutta una struttura intellettuale dagli innumerevoli rimandi all’esoterismo tradizionale e alla mitologia classica che lo differenzia pienamente sia dalla liberazione incontrollata dell’inconscio della scuola surrealista che dagli scanzonati e paradossali giochi del pop surrealism.
Un’arte, quella di Arrivabene, che comunica a tutti grazie alla sua seducente piacevolezza retinica, ma che si rivela pienamente solo a chi decide di distaccarsi dall’alienazione del mondo contemporaneo per farsi rapire da Plutone e intraprendere il viaggio nei luoghi più arcani che esistano.
INFO MOSTRA:
Dal 21 marzo 2011 al 30 aprile 2011
Agostino Arrivabene – Isterie Plutoniche
Antonia Jannone Disegni di Architettura
Corso Garibaldi, 125 - Milano
www.antoniajannone.it – info@antoniajannone.it
Tel +39 02 29002930