Beatrice Squitti
Una somma di addendi che si incontrano, incastrandosi nello spazio delimitato del supporto attraverso un elegante processo compositivo. Il lavoro di Beatrice Squitti è sospeso tra grafica, pittura e fotografia. Nei suoi collage su carta, realizzati mediante la sovrapposizione di frammenti visivi, l'artista crea figure e paesaggi visionari, in cui i significati sono suggeriti e cancellati lasciando l'osservatore in balia di un gioco di rimandi senza soluzione.
Ogni lavoro, un incontro tra pulsioni astratte e figurative, è una somma di elementi differenti avvicinati e mai completamente assimilati tra loro. Le parti del collage, spesso tagliate da linee immaginarie che dividono la scena o alterate da interventi pittorici compatti, si presentano come forme distinte e disarmoniche, vicine, annesse, ma mai capaci di arrivare ad una lettura finale esauriente e completa.
In questa operazione di mancata sintesi, in cui occasioni di continuità tra una sezione del collage a l'altra vengono a mancare, si inserisce l'osservatore. E' suo il compito di decifrare ogni interferenza e ogni (dis)armonia, perdendosi con piacere negli infiniti processi di interpretazione.
Copertine settimanali di Lobodilattice a cura di Alex Urso
Se fosse una canzone suonerebbe così: