Gabriele Arruzzo
Proposta per il nuovo stemma della Repubblica Italiana, 2011
smalto e acrilico su tela, 180 x 180 cm
Immagini che si intersecano e sovrappongono, cariche di significati, estratte da contesti altri per convergere in una grande allegoria di cui l'artista è compositore. La ricerca pittorica di Gabriele Arruzzo (Roma, 1976) è un continuo mash-up di figure ed icone della Tradizione: che si tratti di elementi colti o pubblicitari, citazioni di opere di artisti del passato o frammenti visivi della cultura contemporanea, ogni componente viene rifatto, rimodellato e ricontestualizzato dall'artista attraverso una pittura fortemente grafica e ricca di cromie.
Mediante una tecnica accurata e rigorosa -basata sull'uso di smalti e acrilici su tela- i lavori di Arruzzo si presentano in questo modo come grandi enigmi visivi, eleganti, puliti e sempre marcatamente figurativi (sorprende a riguardo la minuzia pittorica attraverso cui ogni dipinto viene eseguito, elaborato con dedizione e meticolosa precisione).
E se il mistero rinascimentale fa capolino nei suoi quadri -tra solidi platonici e giochi di prospettiva-, se la fascinazione per la pittura tardo-ottocentesca è evidente nella ripresa di un raffinato simbolismo gotico e delle forme liberty, tutto viene condensato in una dimensione di dialogo diretto e immediato tra autore, opera e osservatore.
Alex Urso
Se fosse una canzone suonerebbe così: