Poche domande, semplici e dirette, per conoscere un artista.
Questa settimana è la volta di Gabriele Salvo Buzzanca.
Da dove vieni?
Sono nato a Barcellona Pozzo di Gotto nel 1986 e cresciuto a San Giorgio di Gioiosa Marea, un paese di mare nel messinese. Il mio percorso di studi è iniziato all'Accademia di Belle Arti di Palermo e si è concluso a Venezia, sempre in Pittura, dove attualmente vivo.
Cosa fai?
Dipingo ed esploro il colore. Cerco di non ripetere ciò che è già stato. Quando ottengo un risultato, anche buono, ne prendo le distanze e vado avanti, a rischio dell'estetica, per inoltrarmi in un qualsiasi altro discorso che possa darmi piacere e non noia.
Dove stai andando?
Verso una pittura che tenta di ottenere nuovi risultati in ogni opera, principalmente indagando il volto e gli atteggiamenti umani, ma anche altro. I metodi sono vari e istintivi, influenzati da suggerimenti e suggestioni che l'opera stessa mi offre; questo mi consente di confrontarmi con più possibilità di realizzazione finché non ottengo qualcosa che mi incuriosisce. Parto dal tradizionale per allontanarmici e osservarlo da distante, senza abolire ripensamenti e la crudezza forma/colore intrinseca in essi.
Cosa vuoi?
Dipingo per necessità, mi interessa poco ciò che la pittura voglia comunicare, anche se è inevitabile che accada. L'unica cosa che conta è che la vista sia eccitata dal complesso. Una chiave di lettura è sempre offerta dall'artista ma spesso non è interpretabile come egli intende, quindi preferisco che siano gli altri a voler qualcosa dalle mie opere.
Copertine settimanali di Lobodilattice a cura di Alex Urso