Arte sperimentale, dalla Puglia underground a Milano

 

Nell'universo dell'arte non basta generare talenti. E' necessario anche coltivarli, valorizzarli. E stabilire una connessione tra creazione e promozione artistica. Il Salento e la Puglia costituiscono sì una fucina creativa, un terreno fertile per l'arte. Ma questo patrimonio va canalizzato e trascinato fuori dall'alveo dei localismi. E, se c'è qualcuno che crede nell'arte e apre una finestra tra il mondo dell'underground e la fruizione collettiva, allora il dado è tratto. Il Salento diventa, così, laboratorio. 

 

A dimostrazione della validità di questo concetto-architrave per la crescita della ricchezza artistica, c'è l'attività di un operatore culturale che crede nei talenti emergenti, in particolare nell'arte contemporanea. E' Danilo Riva, titolare della galleria "Rivarte contemporanea" nel centro storico di Lecce. Inaugurata nel 2007, la galleria di Riva ospita infatti collettive e personali di giovani artisti, salentini e non, con una particolare attenzione verso il surrealismo pop. Il movimento artistico nato negli anni '70, sottovalutato dai critici "accademici", che ha avuto come culla Los Angeles. E che coniuga la creatività ficcante di Keith Haring e il genio pop di Andy Wharol con l'iconografia pubblicitaria e la variegata costellazione underground. 

 

Danilo Riva ha scommesso su artisti emergenti e talentuosi, pugliesi e non, come Alice Colombo, di Cassano dell'Adda (provincia di Milano), che ritrae in chiave pop surrealista dimensioni oniriche o Daniele Giunta, di Arona (provincia di Novara),  che tratteggia magnetici paesaggi sospesi nel tempo. Ma, la galleria di Riva ha anche ospitato una personale di un artista geniale: il genovese Vanni Cuoghi. 

A rappresentare la Puglia per la galleria Riva, invece, un artista innovativo, eclettico, profondo. E' Dario Molinaro, originario di Foggia, classe 1985. 

Danilo Riva ha creduto in lui e curerà la sua prossima personale che si terrà dal 25 al 27 novembre a Milano, alla Step09 New Art Fair. Una manifestazione che valorizza i talenti in erba dell'arte contemporanea e che, per questa edizione si terrà al Museo della Scienza e della Tecnologia Leonardo Da Vinci. 

 

Il mondo artistico di Dario Molinaro colpisce per la sua forte simbologia e per la sua originalità. L'artista utilizza come canale d'espressione il disegno. Diversi i soggetti dei suoi ritratti: si va dagli animali in via d'estinzione alle cancellature di questi - per simboleggiare il pericolo di annientamento sull'ecosistema terrestre provocato dall'azione dell'uomo - a corpi di donne, a volti di bambini, a paesaggi. E vi sono anche molteplici riferimenti alla letteratura del '900, con frasi e versi poetici scritte sullo sfondo delle opere. 

Come spiega Danilo Riva al cronista. 

Il taglio della galleria - afferma Riva - è improntato prevalentemente sulla cultura pop-folk, con diverse contaminazioni tra linguaggi, dal fumetto alle illustrazioni, alla pittura". "Il disegno - continua - a mio avviso costituisce il punto di partenza delle arti figurative. Ecco perchè ho scelto Dario per rappresentare la galleria Riva a Milano. 

Come ha conosciuto Dario Molinaro? 

Avevo visto qualcosa di suo in giro, poi nel 2010 l'ho invitato a partecipare a "Smash the wall down", la collettiva che ho organizzato alla quale hanno partecipato Michele Rotondo e Crazyone. Così l'ho conosciuto. E devo dire che mi ha colpito molto per la consapevolezza che ha della fatica e dell'impegno che occorre per diventare artista. E' molto preparato culturalmente e conosce le opere dei suoi coetanei. Così ho presentato i suoi lavori ai critici con cui lavoro: Ivan Quadroni e Alessandro Trabucco, coinvolgendoli nel percorso artistico di Dario. 

Cosa ti ha colpito dello stile dell'artista?

Stavo cercando un artista pugliese e mi sono piaciuti i suoi disegni. Credo che il disegno costituisca il punto di partenza per ogni artista e la prima espressione artistica in assoluto. Ed è notevole che un ragazzo di 27 anni parta proprio dal disegno: la base per iniziare un percorso artistico. Mi piace il fatto che nelle sue creazioni si contaminino il disegno con la simbologia, con le citazioni poetiche. Scrive versi di poesie, di scrittori del '900. Ritrae animali, creature, cancellature. "Sporca" il suo disegno per non essere accademico. E rimanda a contenuti di notevole profondità. Originale è la molteplicità dei soggetti rappresentati, tanto che ogni volta che guardo le sue opere noto qualcosa in più, scopro qualcosa di nuovo. La sua evoluzione artistica lo ha portato a raggiungere un equilibrio nella composizione delle sue opere, nel tratto, nella narrazione.

E la tecnica utilizzata?

Grafite e china su carta intelaiata: gli ho consigliato di imparare l'intelaiatura e l'ha fatto egregiamente. 

C'è voluto coraggio ad aprire una galleria a Lecce e non a Milano...

A Milano ci sono centinaia di gallerie. Ho visto che questo tipo di proposta mancava a Lecce e così ho creato uno spazio differente per l'arte. 

Ora qualche consiglio ai ragazzi che intraprendono la strada dell'arte.

Di confrontarsi con altri artisti, vedere mostre, mantenere sempre viva la curiosità. Penso che un artista debba conoscere quello che creano gli altri, e non stare chiuso nella propria stanza. E' necessario avere una grande preparazione culturale perchè  il mondo viaggia velocemente. 

E ora veniamo al sistema dell'arte. Com'è la situazione attualmente?

Di fronte alla crisi economica da una parte l'attività dei giovani artisti viene rallentata molto, mentre gli artisti "accademici" se la passano bene. Dato che le opere d'arte sono considerati un bene-rifugio, gli artisti con un nome vendono ancora tantissimo. 

 

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