Astrazione?

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Astrazione?

(Ri-E)voluzione colturale
Leonardo Massi
 
 
- Una volta l'astrazione si manifestava così:
Andiamo, diss’ io; andiamo, amici! Partiamo! Finalmente, la mitologia e l’ideale mistico sono superati. Noi stiamo per assistere alla nascita del Centauro e presto vedremo volare i primi Angeli!.... Bisognerà scuotere le porte della vita per provarne i cardini e i chiavistelli! “
- Oggi l'Astrazione si introduce così:
La pittura assume questi e altri pretesti, al volgere di un percorso emozionale che conserva sulla tela alternanza di fremiti e stati d'animo, nel consueto intersecarsi di luci ed ombre, rivelatrici di effervescenze interne emblematiche.”

Dio solo sa (sempre che esista entità superiore dotata di arbitrio) quanto io apprezzi l'astrazione, ma perdonatemi lo sproloquio, dannazione, sfido chiunque a convincermi che la seconda frase che ho citato non è una supercazzola!
È mai possibile che un quadro astratto oggi debba essere commentato così? È mai possibile mettere l’una dietro l’altra quaranta parole per non dir niente, o peggio per attribuire un senso ad un gesto “artistico” che fa del non senso il suo Mantra?
Forse la colpa non è solo di chi redige i testi, forse la colpa ahimè è davvero dell’artista, che non è più in grado di educare.
C’è una differenza abissale tra le due citazioni, poiché dietro ad una c’è un movimento che, forte delle proprie idee, tramuta concezione in astrazione; dietro l’altra, invece, sodali di “Ciacco” ingurgitano e vomitano segni privi di ogni senso.
Ma questa non è astrazione, è un feticcio mal digerito il cui processo compositivo non conserva né processi logici, né dettami tecnici, né tanto meno possiede ambizioni creative.
La vera Astrazione segue la via dell'innovazione, del miglioramento successivo, dell'enfatizzazione del processo, della volontà del superamento, della verità oltre il moralismo, dal bello oltre l’accademico, del “Diamoci in pasto all'ignoto, non già per disperazione, ma per colmare i profondi pozzi dell'assurdo.”
Non sono certo io (Censore per natura e per partito preso) il più indicato a dar consigli storico/artistico/letterari, ma fossi in voi mi leggerei i manifesti programmatici delle avanguardie artistiche del novecento, e li leggerei in purezza, senza farmi imbonire da prefazioni o introduzioni a cura di CIP E CIOP, perché in quei manifesti c'è già scritto tutto: tutto quello che è necessario e sufficiente per sapere e -se sarete più bravi di me- capire cos'è l'astrazione.
 

Buona lettura,
Leonardo Massi

 

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