BELLO, GIUSTO, EFFICACE. Trasformare le organizzazioni attraverso le arti

 

ART FOR BUSINESS FORUM 2010

BELLO, GIUSTO, EFFICACE

TRASFORMARE LE ORGANIZZAZIONI ATTRAVERSO LE ARTI

è il titolo della terza edizione di Art For Business Forum, il grande appuntamento in cui dialogano arti, cultura e mondo delle imprese, che si svolgerà dal 22 al 24 ottobre 2010 alla Triennale di Milano. Organizzato dall’Associazione non profit Art For Business, il Forum 2010 si presenta, rispetto alle edizioni precedenti, arricchito di ricerche, esperienze sul campo, riflessioni teoriche e di una crescente condivisione grazie a un network sempre più ampio e all’importante partnership con la Fondazione La Triennale di Milano.

Ospite d’onore del Forum sarà il Professor Howard Gardner, studioso di psicologia e direttore di Harvard Project Zero, noto al grande pubblico per la sua teoria sulle intelligenze multiple, e ritenuto uno dei cento intellettuali più influenti al mondo. In un periodo di forte discontinuità economica, sociale e culturale come quello che stiamo vivendo, Art For Business Forum 2010 propone il contributo delle arti e della cultura come risorsa strategica per le organizzazioni - siano queste imprese, istituzioni territoriali, culturali e non profit - per interrogarsi su possibili nuove soluzioni. Per questo il Forum lancia tre domande aperte su cui avviare una piattaforma di riflessione:

1-Che contributo possono offrire le arti per sviluppare le nuove capacità richieste dalle organizzazioni per affrontare il futuro?

2-Come le istituzioni culturali possono divenire luoghi di apprendimento permanente?

3-Come configurare un modello di sponsorizzazione che generi valore per l’organizzazione?

E tre sono le parole che Art For Business Forum propone come punto di partenza da cui tracciare un percorso alternativo ai modelli manageriali tradizionali: apprendimento, significati e relazioni.

 

LO SCENARIO

La crisi economica globale, per quanto lunga e dura, può costituire un’importante opportunità che ci viene offerta. La storia insegna che le crisi sono necessarie quanto i periodi di espansione, e che i tempi bui fanno da incubatore alle fasi di rilancio che seguiranno: sono i momenti in cui vanno messi in discussione i vecchi modelli di sviluppo e in cui ne vanno costruiti di nuovi, come avvenuto nel 1929, nel secondo dopoguerra, o con la crisi petrolifera del 1973. In tutte queste occasioni una delle chiavi di volta capaci di far uscire i Paesi dal baratro è stata la cultura. La crisi planetaria di questi ultimi anni, tuttavia, ha caratteristiche completamente diverse da quelle precedenti, perchè non coinvolge solo la sfera economica e finanziaria, ma ha radici molto più profonde, che toccano il sistema etico e valoriale su cui poggiano le nostre società. Per questo, per uscirne, l’unico modo è di considerarla una straordinaria occasione di svolta, e per farlo è necessario essere capaci di formulare un progetto a lungo termine, di elaborare una visione, dove le arti e la cultura abbiano un ruolo fondante. Bisogna allora richiamare le istituzioni pubbliche e politiche e le organizzazioni a riconsiderare lo scenario uscendo dalla logica del pensiero lineare causa-effetto, per affrontarne invece l’analisi in modo trasversale. Solo così sarà chiara l’entità del contributo che le arti e la cultura possono dare, divenendo l’ingrediente essenziale per generare competitività: la cultura è soprattutto innovazione, sviluppo e crescita individuale, prima ancora che collettiva, oltre che partecipazione, inclusione e, in questo senso, efficace antidoto all’insicurezza e all’intolleranza.

 

IL CONTRIBUTO DELLE ARTI

La scommessa lanciata da Art For Business è che le arti possano essere lo strumento per aiutare le persone a dotarsi di quelle nuove capacità che consentiranno loro di ragionare sulle cose, affidandosi ad approcci molto diversi che li porteranno a generare nuove risposte a vecchie domande, favorendo così l’innescarsi del processo di innovazione. Il Forum 2010 si propone quindi come un momento di riflessione e di confronto sul contributo che le arti possono offrire alle organizzazioni e alle loro persone, in termini di conoscenze, competenze e capacità manageriali che creano innovazione e vantaggio competitivo. È oggettivo che le organizzazioni contemporanee si trovano a dover operare in contesti sempre più complessi e instabili e necessitano per questo di persone capaci di dotarsi di nuovi modelli di comprensione: persone in grado di apprendere rapidamente, di saper condividere contenuti ed esperienze, capaci di costruire attorno a sé una rete di relazioni per mettere in circolo conoscenze eattingere informazioni. La formazione tradizionale, con il set di competenze di cui ogni manager fino ad ora doveva disporre per risolvere i propri problemi e quelli della propria organizzazione, si è rivelata di fatto insufficiente a rispondere alle nuove esigenze imposte dall’attuale scenario.

 

I MUSEI COME LUOGHI DI APPRENDIMENTO PERMANENTE

Se le arti e la cultura possono assumere questo nuovo ruolo, allora i musei, luoghi per eccellenza deputati allo studio, alla conservazione e alla valorizzazione dell’arte di tutti i tempi, possono fornire un apporto fondamentale all’apprendimento organizzativo: contesti strategici in cui il rapporto diretto con l’arte, gli artisti e gli intellettuali che li amano consente di lavorare efficacemente in modo trasversale sulle tematiche manageriali e relazionali. Il riconoscimento di questo valore, che rappresenta una potenzialità inespressa, prelude alla definizione di nuovi rapporti di partnerariato, anche economico, che superino il concetto di sponsorizzazione: i musei, insieme alle imprese, possono dunque diventare soggetti attivatori del processo di trasformazione della nostra economia.

 

DALLA LOGICA DEL FINANZIAMENTO A QUELLA DELL’INVESTIMENTO

Art For Business Forum 2010 è dunque l’occasione concreta per cominciare a pensare a questi nuovi modelli di sviluppo, per aprire una discussione costruttiva e concreta su quali possano essere i paradigmi su cui si basa oggi il nuovo e profondo valore della cultura, dell’arte e dei Beni Culturali e su quale possa essere, di conseguenza, il ritorno positivo a tutti i livelli che da essi deriva. Perché tali vantaggi siano chiari e in un certo senso misurabili è però necessario fare un salto di qualità, passando dalla logica del finanziamento – alle arti, alla cultura, ai musei – a quella dell’investimento. Se infatti fino ad oggi il sostegno economico alla cultura è stato vissuto da una parte come un onere, più o meno gravoso e solo in parte capace di restituire un qualche ritorno in termini di immagine e promozione, e dall’altra come undato di fatto indiscutibile, appare evidente che da ora in avanti non potrà più essere così. Il vecchio modello finanziamento pubblico – cultura e sponsorizzazione privata – cultura, che ha funzionato per decenni talvolta generando anche pericolose distorsioni, oggi non è più sostenibile: per questo è fondamentale ripensare a questi rapporti in termini di investimento reciproco, interrogandosi soprattutto su quali siano i reciproci vantaggi che ne possono derivare. Quantificare il ritorno economico di un investimento è imprescindibile per capire se l’investimento stesso è andato a buon fine, ma oggi il vero tema è capire e analizzare quali sono le voci che compongono tale ritorno: non solo la moneta sonante che rientra immediatamente nelle casse o il cosiddetto indotto generato dalle operazioni con un certo impatto territoriale, ma anche, soprattutto, il capitale simbolico su cui si basa la nascita, la crescita e lo sviluppo di un sistema sociale, fatto di reputazione positiva e di crescita degli individui. Ed è proprio la valorizzazione del capitale umano la chiave di volta, è l’investimento sulle persone, che sono alla base del funzionamento, sempre più complesso, delle organizzazioni e dello sviluppo sociale ed economico del Paese. Le arti in questo senso rappresentano uno straordinario strumento, perché attraverso quegli elementi di unicità che le caratterizzano aiutano nuove forme di apprendimento e conoscenza e lo sviluppo di quelle capacità, analitiche, critiche e creative, indispensabili per rispondere in modo evoluto alle sempre nuove e crescenti richieste del mondo in cui viviamo.

 

La Triennale, Milano | 22–24 ottobre 2010

http://artforbusiness.it/forum2010/

 

 

 

 

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