Colosseum (di Simone Sarasso)

Colosseum
di Simone Sarasso
BUR editore
407 pagine, disponibile in formato cartaceo e digitale









Sinossi
È il primo giorno dei giochi inaugurali per il completamento dell’Anfiteatro Flavio: un capolavoro di marmo e pietra a eterna testimonianza della grandezza di Roma, che i posteri avrebbero chiamato Colosseo. Dalla tribuna imperiale Tito pregusta insieme all’aristocrazia romana lo spettacolo che sta per iniziare, mentre tutto intorno il popolo infiammato dall’attesa del grande evento acclama a gran voce il gladiatore che sta per scendere nell’arena. Lo chiamano Vero, nell’odiata lingua latina degli invasori che hanno preso il suo villaggio e rubato la sua libertà. Allo schiavo guerriero senza passato ora rimane solo una cosa a cui aggrapparsi: una rabbia feroce che attende di esplodere sulla sabbia dell’arena, in quel gioco di morte spietato che lo obbligherà presto a combattere contro il suo migliore amico. Un romanzo pieno di fascino e passione che riporta in vita l’eroismo brutale dei gladiatori di Roma, protagonisti disperati di un crudele destino di violenza.
Commento
Dopo thriller e romanzi fantapolitici pulp, Simone Sarasso si cimenta nel genere storico (sempre con una punta di pulp, inteso però in senso tarantiniano).
Colosseum è una storia di "sangue e arena", ai tempi della Roma imperiale della dinastia Flavia.
Protagonisti, nemmeno a dirlo, sono due gladiatori, i cui destini si intrecciano per poi allontanarsi, salvo poi tornare a impattare - è proprio il caso di dirlo - sul finale.
Ottima la ricostruzione storica dell'epoca e del fenomeno dei giochi Gladiatori.
Sarasso non ha lasciato nulla al caso, e si vede. Il lavoro di documentazione è massiccio e, tra uno scontro, un amplesso e una congiura di corte, il lettore non mancherà di farsi anche un'infarinatura sul periodo in questione e sul complesso mondo dei combattenti delle arene romane (la costruzione degli anfiteatri, la variegata natura degli scontri, le palestre di addestramento etc).
La storia non lesina in quanto a sangue, sudore ed eros, ma questi elementi vengono dosati in base al momento e alla trama, senza particolari forzature, diversamente da come accade in molti racconti finto-scandalistici che vanno per la maggiore.
La lettura scorre veloce, tra colpi di scena e momenti in cui si assiste a una crescita del protagonista (il britanno Vero) e del coprotagonista, 
Colosseum è un bel romanzo storico, forse il migliore su Roma Imperale, tra quelli letti nell'ultimo anno.
Acquisto consigliato, anche perché Sarasso sa scrivere piuttosto bene.

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