I draghi della Schleich

 

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Da qualche tempo (due anni e mezzo circa) sono diventato un collezionista di miniature della Schleich e della Safari, due aziende specializzate in giocattoli non necessariamente per bambini.
Se i loro prodotti hanno anche scopi didattici, è innegabile che una certa ricercatezza e cura nella realizzazione dei singoli pezzi rende il loro catalogo appetibile anche ai “grandi”.
Dopo aver completato l’acquisto di modellini riguardanti i grandi felini, e parte degli animali della savana e della giungla, sono recentemente passato all’acquisto della linea fantasy della Schleich.
Sono di recente produzione i magnifici draghi, divisi per attitudini e categorie, e risultano essere davvero imperdibili per chi – come me – è da sempre affascinato da queste superbe creature.

Il primo acquisto che ho fatto riguarda il drago-ariete, una bella bestia lunga quasi quindici centimetri, dotata di ali membranose snodabili e di una testa cornuta, a cui deve il suo nome.
Nota di merito per le scaglie rosse (testa, coda a mo’ di mazza), grigie (corpo) e blu (ali).
Il mio nuovo drago fa davvero una bella figura, come nuovo ospite della scrivania a cui solitamente lavoro.

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Ci sono altre creature che prima o poi finiranno nel mio zoo personale.
La prima in questione è il drago-cacciatore, questa volta privo di ali, ma dotato di poderose zanne, di aculei, di rostri. Il colorito va dal marrone chiaro (zampe e parte inferiore del corpo), al marrone scuro (parte superiore del corpo) al giallo (aculei e cresta dorsale).
Il drago-cacciatore è più lungo del suo “cugino” dalla testa d’ariete. Facile immaginarselo come un rapido e implacabile predatore terrestre.

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Che dire dell’aggraziato ma letale drago subacqueo?
Come prova che la Schleich non lavora a casaccio, nemmeno quando si tratta di produrre modellini pensati soprattutto per ragazzini, il drago subacqueo ha un corpo filiforme, privo di zampe ma dotato di pinne e di ali pensate per il nuoto, ma probabilmente anche a brevi voli in superficie, come fanno per esempio i pesci-rondine.
Le scaglie, che variano dal color acquamarina al grigio chiaro, lo rendono il perfetto predatore degli oceani.

drago-subacqueo

Chiudo con il drago volante (sì, in questo caso potevano inventarsi un nome più fantasioso).
La curiosa conformazione della testa, dotata di un becco non dissimile da quello di certi dinosauri alati, lo rende esteticamente differente dai suoi cugini, così come la cresta ossea che ha sul capo.
La cura dei dettagli è sorprendente (tutti questi modellini sono dipinti a mano) e, nel caso del drago volante, lo rende particolarmente adatto a essere esposto in bella vista.

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(Articolo di Alex Girola – Seguimi su Twitter)

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