Old man Logan

Vecchio Logan

Cinquant’anni fa i più temibili supercriminali del pianeta hanno unito le forze e sconfitto gli eroi. Ora gli Stati Uniti sono una landa devastata sotto il giogo dei malvagi, mentre i pochi supereroi rimasti in vita sono nascosti e sconfitti. Tra questi ce l’uomo un tempo noto come Wolverine, che ha rinfoderato gli artigli e ha cercato la pace nel calore di una famiglia. Ma una tragedia senza pari lo riporterà su una strada di violenza e vendetta.

Grazie a Panini Comics, che volente o nolente tiene in pugno una grande fetta del mercato fumettistico italiano, torna in libreria una delle migliori saghe “what if” della Marvel.
Parlo di Old Man Logan (altrimenti noto come Vecchio Logan), che dal 2011 non era più disponibile nella nostra lingua, se non tramite il circuito dell’usato.
La notizia è ottima, visto che la reputo una delle migliori storie (autoconclusive) di sempre di casa Marvel.
Già è noto il mio amore per le saghe what if, le uniche in grado a offrire varianti di personaggi iconici, ma proprio per questo prevedibili fino all’ultima vignetta, anche quando si tratta di qualche storia con tanto di strombazzato plot twist.

old man logan percorso

Old Man Logan è un western post-apocalittico, che prende il via dalla trama riassunta nelle breve quarta di copertina, che ho riportato a inizio articolo. L’America è un paese diviso in quattro macro-territori, ciascuno governato da un celebre “cattivo” dell’ampio mondo Marvel. L’alleanza dei medesimi ha permesso la distruzione totale degli eroi. L’aver superato, anche solo per una notte, rivalità e dissidi, ha permesso ai supercriminali di avere la meglio su Avengers, X-Men, Difensori, Fantastici 4 e chi più ne ha più ne metta. Il piano ha avuto successo anche grazie alla trovata di un villain “minore”, e a un bruttissimo tiro giocato proprio a Wolverine in persona.
Evito del tutto di farvi spoiler, perché in questo caso la trovata merita di essere scoperta dai lettori.

old man logan sala dei trofei

Dunque abbiamo quattro grandi stati: quello dominato dalla banda degli Hulk, quello di Kingpin, quello di Destino, e quello di Teschio Rosso.
Logan, oramai ridotto all’ombra di ciò che era un tempo, accetta di fare da spalla a uno dei pochissimi eroi sopravvissuti alla mattanza di cinquant’anni prima, Occhio di Falco. Lo accompagnerà in un viaggio coast to coast, da ovest a est, per portare un misterioso carico a Nuova Babilonia, la città una volta nota come New York.
Il viaggio è l’occasione che gli autori – Millar e McNiven – sfruttano per mostrare ai lettori il loro mondo distopico.
Un paese senza eroi, perciò vuoto e morente.
Un’idea molto americana, se vogliamo, ma scritta senza destrorsità filo-patriottiche.

Come viene detto nella breve ma azzeccata introduzione italiana, Vecchio Logan è la versione supereroistica di un noto film di e con Clint Eastwood: Lo straniero senza nome.
Molti sono i punti di contatto, anche se lo sviluppo della trama è del tutto originale e conforme alle peculiarità del marvelverso.

Anche se non siete appassionati di eroi con superpoteri e affini, Old Man Logan è una lettura assolutamente consigliata.
Acquistate il volume, prima che vada di nuovo fuori catalogo.

old man logan nipote di spiderman


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