Il Testamento di Gionata Hutter
di Alessandro Girola
Romanzo breve autoconclusivo
Editing di Chiara S. e Miss Marvel
Copertina di Chiara S. e Alessandro Girola, basata su una foto di DFLC Prints
105 pagine circa, 1,99 euro
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Sinossi
Campagne del lodigiano, comune di Orlavia.
Meno di mille anime, collocate in un contesto tranquillo, quasi bucolico.
Da vent’anni la cronaca nera non registra fatti degni di nota. L’ultimo scandalo di paese riguarda il misterioso rogo della vecchia chiesa di San Giorgio. Da allora Orlavia vive in totale serenità, tanto da sfalsare le statistiche.
Un uomo di origini trentine, Gionata Hutter, si è occupato per cinquant’anni di gestire la contabilità delle aziende agricole e degli esercenti locali. Ora che è morto il suo testamento desta perplessità: perché ha lasciato il suo grande casolare in eredità agli inquilini che lo abitavano? E perché il nono di essi pare scomparso nel nulla dopo aver traslocato?
L’avvocato Max Torricelli è incaricato di scoprire la verità per conto della sorella di Hutter. Ciò a cui andrà incontro supera però ogni sua aspettativa.
Una presenza misteriosa, antica e oscura vive a Orlavia.
Essa pare legata al defunto Gionata Hutter, ma anche ai demoni biblici affrescati nella chiesa di San Callisto.
E ora ha di nuovo fame…
Presentazione
Da anni scrivo racconti e romanzi horror (oltre che di altri generi di quel variegato settore che è la speculative fiction), ma questa è la mia prima volta per quel che riguarda i vampiri.
Prima volta come autore, perché come lettore credo di aver divorato tutto ciò che la narrativa offriva in tema di succhiasangue, almeno fino all’arrivo della grande ondata dei paranormal romance.
Ecco sì: è proprio da quando i vampiri sono diventati i soggetti preferiti di storielle adolescenziali d’amore che hanno smesso di interessarmi.
Inevitabile, per uno come me, cresciuto con riferimenti iconici quali Dracula, Nosferatu, ma anche con film più recenti, come Vamp e Ammazzavampiri.
Non che l’horror abbia smesso di produrre buoni libri e discrete pellicole sui nostri amati signori della notte, ma è inevitabile che da Twilight in poi l’attenzione si sia spostata su un’altra generazione di vampiri, che però non è la mia.
Tuttavia la voglia di scrivere qualcosa in merito è rimasta. È sedimentata per anni e alla fine ho deciso di soddisfarla.
Ecco quindi Il Testamento di Gionata Hutter, romanzo breve autoconclusivo, idealmente incluso nella collana Italia Doppelganger.
In esso ho inserito alcuni elementi che da sempre apprezzo nelle storie di vampiri, soprattutto quel sapore d’Europa dell’est che spesso si associa a tali creature, anche se la novelette è ambientata nel lodigiano.
Quel cognome citato nel titolo, Hutter, è poi un chiaro omaggio al Nosferatu di Murnau, uno dei miei film preferiti di sempre. Non mancano altri easter egg – caratteristica ricorrente nelle mie opere – che vi lascio il divertimento di scoprire.
Ho anche cercato di dare una mia interpretazione alla figura archetipa del vampiro, mischiando le carte e cercando di aggiungere un tocco di originalità all’intreccio.
Del resto basta documentarsi sulla vasta varietà di vampiri contenuti nelle tradizioni folkloristiche di tutto il mondo per accorgersi che queste creature possono essere molto diverse da come ve le immaginate.
Spero che Il Testamento di Gionata Hutter si riveli dunque una buona lettura, a cavallo tra tradizione e innovazione. (Dalla prefazione del romanzo).
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