In queste tre settimane di ferie ho letto meno di quanto avrei voluto, ma in compenso ho camminato molto, anzi, moltissimo, perciò non posso che dirmi soddisfatto. Anzi, qualche giorno parleremo di libri legati al camminare, se l’argomento vi stuzzica.
Ma restiamo al presente.
Oggi vi parlo molto brevemente di tre letture che mi son goduto tra un viaggio in aereo e una fresca serata in montagna. Si tratta di una novelette, di un giallo storico e di una graphic novel di guerra, ma ibridata con elementi light fantasy.
Mi raccomando, prendete appunti.
Amsora
di Marco Siena
(novelette)
Mentre gli abitanti di Pioppeto dall’Argine si preparano a festeggiare il Ferragosto, quattro amici passano le giornate provando la scaletta della loro band. È il primo anno in cui parteciperanno alla grande festa vicino al fiume, e vogliono dimostrare agli altri ragazzi che non sono solo degli strambi con i capelli lunghi.
Ma una vecchia storia, raccontata alla festa, sembra risvegliare un orrore dimenticato nelle terre al di là dell’argine.
Uno horror slasher totalmente italiano ambientato nella Bassa Modenese, sulle note rock degli anni ’90.
Marco Siena è un nome ricorrente nelle mie recensioni.
Racconta spesso storie horror (di vari sottogeneri) legate alla sua terra, l’Emilia, anche se non può essere definito strettamente un “orrorista” italiano, visto che ha ambientato storie in altre parti del mondo.
Questo racconto lungo, Amsora, appartiene proprio al suo ciclo emiliano. Si tratta, come da sinossi, di uno slasher in stile americano, ma con protagonisti e atmosfere nostrane, a dimostrazione che è possibile mischiare le carte, ottenendo comunque ottime giocate. L’importante è saper scrivere, qualità che di certo appartiene a Marco Siena
L’amarcord degli anni ’90, epoca in cui si svolgono le vicende narrate nel racconto, è senz’altro un valore aggiunto. La storia scorre via veloce, tagliente come… un’amsora (che in dialetto modenese vuol dire falcetto).
Lo trovate qui.
I Misteri di Praga
di Ben Pastor
Romanzo
Praga, impero austro-ungarico, inizio giugno 1914. Solomon Meisl è un medico ebreo che esercita a Josefstadt, il cuore storico, magico ed esoterico della città. Tenace, intuitivo, paziente, il dottor Meisl affianca alla sua professione quella di detective privato. Così, un giorno d’estate, ecco bussare alla porta del suo studio Karel Heida, un giovane ufficiale dei Lancieri incaricato di fare luce sull’omicidio di una principessa russa. Un caso inspiegabile, a cui fanno seguito altri efferati delitti, dai contorni quasi sovrannaturali. Deciso ad affiancare il tenente Heida nelle sue indagini (e avvalendosi dei consigli di un amico scrittore di nome Franz Kakfa…), Meisl si butta a capofitto nella Praga più occulta e incantata, memore del ghetto ebraico e del Golem, tra nobildonne seducenti, rabbini-alchimisti, cantanti d’opera, cabarettisti yiddish, assassini seriali e terroristi nell’ombra. Alla fine ogni delitto avrà la sua spiegazione, il suo movente, il suo colpevole. Ma intanto, a Sarajevo, il 28 giugno 1914…
Ho comprato e letto questo romanzo storico in previsione del mio viaggio a Praga.
Premetto che Ben Pastor è una delle più apprezzate scrittrici di questo genere, in Italia. Non avevo mai letto nulla di suo, a eccezione di qualche racconto, ma conoscevo la sua fama.
L’approccio con la sua notevole produzione è stato molto buono. I Misteri di Praga è un ottimo giallo, ambientato nella città ceca, pochi giorni prima dallo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Pastor inserisce molti elementi che fanno di Praga una location assolutamente magica e speciale (il golem, Kafka, il quartiere ebraico) ma non ne abusa, senza quindi uscire dai binari del giallo, e usufruendo di un’ottima ricostruzione delle atmosfere dell’epoca.
Qui, per l’acquisto.
Pioggia di Sangue – Il Barone Rosso
di Pierre Veys e Carlos Puerta
Romanzo a fumetti (autoconclusivo, a colori)
Con una serie di tavole dipinte dall’ottimo Carlos Puerta, arriva questa avventura di guerra dedicata alle vicende del mitico Manfred Von Richtohfen… il Barone Rosso! Scopriremo tutti i dettagli della vita di questa leggenda dell’aviazione militare che con il suo Fokker da combattimento ha terrorizzato i campi di battaglia durante la Prima Guerra Mondiale. Guerra, combattimenti tra areoplani, conflitti… una vicenda emozionante trattata da due grandi autori!
Se ho un mito “guerresco”, tra i personaggi storicamente esistiti, questo è Manfred von Richthofen, il Barone Rosso. L’asso tedesco dell’aviazione, l’ultimo cavaliere (e al contempo il primo cavaliere dell’aria).
Questa graphic novel, pubblicata per l’Italia da Editoriale Cosmo, racconta una versione romanzata della vita di von Richthofen. Gli autori lo immaginano dotato di una forma limitata di telepatia, che gli consente di leggere i pensieri delle persone che ha davanti, ma solo quando queste provano paura, o rabbia. Tale dote lo porta a essere il miglior pilota dell’aviazione tedesca durante la Prima Guerra Mondiale, tanto da farsi molti nemici tra i suoi stessi commilitoni, che temono la sua invincibilità e il suo sprezzo del pericolo.
La versione “light fantasy” delle imprese del Barone Rosso mi lascia un po’ perplesso, ma solo perché ne apprezzo la vera biografia. Tuttavia i disegni di questo albo sono talmente belli e ben realizzati che tutto il resto passa in secondo piano. Per fortuna Editoriale Cosmo ha pubblicato la versione a colori, senza perdere il valore del fumetto originale.
Un must have.
Ecco il link per l’acquisto.
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