Morbidus e il mostro marino – Jean de Wavrin.
Raccolta delle cronache d’Inghilterra.
Francia, Olanda e Bruges (1470-1480)
Allegorica o meno che sia, questa immagine mi ha catturato fin da subito, dopo aver trovata per caso su Pinterest.
Questo dipinto racconta la storia del mostro marino Bellua (che vuol dire “bestia selvaggia”, ma anche “bruto”), che dal mare d’Irlanda attraversò il British Channel per attaccare il re di Britannia Morbidus, tanto valoroso in battaglia quanto crudele e instabile nei suoi scoppi d’ira.
La terribile bestia, descritta come “enorme e orribile” attaccò le città costiere, divorando indifferentemente donne, uomini, bambini e animali. I sopravvissuti lasciarono gli insediamenti e si rifugiarono verso l’interno, sperando di sopravvivere alla fame del mostro.
Morbidus, a cui non mancava il coraggio, decise di affrontarlo da solo, per dare prova della sua bravura nelle arti della guerra.
Ma spesso il valore non si sposa con la saggezza.
Morbidus affrontò Bellua dapprima con un fitto lancio di frecce, indebolendolo, quindi lo caricò con la spada. Vibrò un colpo tanto forte che la lama si spezzò. Il mostro, ferito ma non ancora morente, lo inghiottì e lo divorò. Questa fu però la sua ultima razzia. Bellua cercò poi di trascinarsi verso il mare, verso la salvezza, ma spirò sulla spiaggia.
Fu così che morì Re Morbidus, provocando un lutto che colpì tanto il popolo, liberato dal leviatano grazie al sacrificio del loro sovrano, quanto i suoi baroni.
Se volete leggere la versione originale di questa cronaca, la trovate in A Collection of the Chronicles and Ancient Histories of Great Britain, Now Called England, dello stesso Jean de Wavrin.
Poi chiedono dove uno prende le idee…
(A.G. – Follow me on Twitter)
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