Personalmente non l'ho ancora conosciuta ma inseguo la sua opera da diverso tempo. Trovo la sua poetica efficace ed intelligente. qualità spesso rare oggigiorno!
Ha risposto alle mie domande...
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photo by Giuseppe Resci |
-In dieci righe, chi è Adele Ceraudo?
-Chi sono, è un quesito che mi pongo ciclicamente, poiché ciclicamente cambio, affronto delle crisi e mi trasformo. Sempre. Essere donna implica la gestione di interazioni complesse e continue. Le componenti maschili e femminili, estetiche ed emotive, esterne ed interiori, configgono quotidianamente. Non vorrei essere altro. Sono una sensibile osservatrice e posseggo uno speciale intuito. Sento e vedo le anime e le energie che tra esse intercorrono. Elaboro le emozioni in modo differente rispetto a molte persone. È tutto molto forte dentro di me, una tensione continua. Amo la tensione ma anche le abitudini. Devo poter alternare liberamente le tradizioni rassicuranti e la spinta elettrica ed erotica. Esprimo tutto ciò e lo rappresento in maniera creativa. Posso farlo e so di essere fortunata. Contengo il rischio di follia.
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San Sebastiano, photo by dario scaramuzzino |
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S.Sebastiano, dis.a bic su carta, 33x48cm, 2014 |
-Per esprimerti utilizzi una tecnica molto personale, parti da uno scatto fotografico, da quell’originale ricavi un disegno realizzato a Bic e poi?
-per esprimermi utilizzo tutti i mezzi a disposizione, a partire da me stessa. Questo è fondamentale. Prima del maniacale disegno a Bic, prima della foto e della tecnologia c’è l’idea immagine che ho in testa, quell’immagine nasce da una moltitudine di reti e di storie che solo io posso percepire totalmente, dunque rappresentare in modo esaustivo. Mi trasformo, modello il mio corpo, divento quell’idea, mi preparo, come un’atleta, come un’attrice. Solo dopo, arrivano gli strumenti: la fotografia, la performance, la musica, il disegno, la stampa, il video, l’intervento pittorico finale…
- Come reagisci alle critiche?
-per criticare l’operato di qualcuno bisogna conoscerlo profondamente. Ora, considerando che neppure io, ancora, ne conosco veramente origini e direzioni, sviluppo e progresso… visto che io stessa vivo e partecipo a processi che si manifestano in purezza e, talvolta, lo fanno a prescindere da me…lasciandomi travolgere da pulsioni e visioni incontenibili, e solo oggi, ad esempio, guardando indietro, riesco ad accennare poche e sensibili linee guida…beh quando sento giudizi arbitrari che si fermano all’analisi della sola tecnica o al giudizio di un narcisismo esibizionistico…non posso che sorridere e, sinceramente, fregarmene.
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davide e golia.photo by Turi Avola |
-Tu sei modella, autrice e promoter di te stessa e della tua ricerca. Qual è l'aspetto del tuo lavoro che ti intriga di più?
-l’aspetto del mio lavoro che più mi intriga, è lo stesso che mi terrorizza: essendo io sola artefice di tutto, è la consapevolezza che quel tutto possa finire in qualunque momento. Non avere più visioni, pulsioni, bisogno di esprimere. Il terrore che la rabbia si trasformi in depressione e fallimento, invece che in forza propulsiva e desiderio di provocare mutamento. Ogni giorno accade la magia, il miracolo…oppure no.
-Dimmi una cosa di te che non hai mai detto pubblicamente?
-sono tre giorni che penso a questa domanda. In effetti ho detto tutto.
Il mio lavoro nasce dalla mia storia e vita privata, e per comprenderne le venature è necessario conoscere esperienze e accadimenti, sin dall’infanzia…
Sorridendo(amaramente)ho ricordato questo: ho fatto la pipì a letto sino all’età di 11 anni. Questo fenomeno ha influito ulteriormente sul giudizio negativo che avevo sin da piccina, nei confronti del mio corpo e della mia indole. Ingestibile, imbarazzante, asociale… quasi contro natura.
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dise.a bic su carta, 48x33cm, 2014 |
- Quali difficoltà incontra una giovane artista che opera nel tuo settore in Italia?
-non amo lamentarmi e non lo farò. Do il massimo in quello che faccio ma forse il mio massimo non coincide perfettamente con il contesto sociale e culturale italiano. Ho iniziato a lavorare da grande. Sto invecchiando(grazie al cielo) e non ho più voglia, come in passato, di essere presente e partecipare ad eventi pubblici. Mi annoio facilmente. Amo lavorare e stringere relazioni dirette ed intense, intime e profonde. Credo fortemente nella comunione di intenti…non sono la sola a pensarla così…e le forze si attraggono. Il cambiamento è in corso…
- So che hai avuto importanti collaborazioni, ricordo ad esempio quella con Matteo Basilè,quali sono i lati positivi e quelli negativi di una esperienza del genere?
-sono una creatura fortunata ripeto, ed ho avuto ed ho, in base ai miei desideri, esperienze e collaborazioni importanti. Ognuna delle quali ha sempre irrimediabilmente lati positivi e non, ma tutto serve per creare la propria personalissima storia. Si creano miracoli, si intrecciano storie, immagini…rimangno nella memoria costruttiva, e nel frattempo si cresce…cambiano le priorità. L’importante è il tuo grado di assorbimento. Quanto realmente sei capace di apprendere, tenere e lasciare andare…
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"L'Altra Croce..." collezione "Nuotando Nell'Aria..." 2013/2015 disegno a Bic su carta Fabriano 33x48cm dagli scatti di Dario Scaramuzzzino |
- Non mi sono mai piaciute le etichette ma in questo caso sono costretto a chiederti se ti senti di appartenere ad un filone o un corrente particolare?
-No. Anche perché mi sento molto più vicina al cinema e alla musica. Sono una figlia di questi tempi. Ho appreso e apprendo di continuo dal passato remoto e dal contemporaneo. Sono amante del bello e di un certo concetto di estetica ed ordine, che nascono dal caos e dalla causalità. Non saprei dire.
- Un colore?
- Il rosso, il nero, il bianco e l’oro nel lavoro, il nero per l’abbigliamento. E poi il verde, per i capelli, anche se da un po’ viene fuori uno strano smeraldo tendente all’azzurrino….
- Quali progetti per il futuro?
-Mah! Una mostra, un libro, diventare madre di un figlio in carne ed ossa, un film, non stare più a dieta, trasferirmi a N.Y…qualcosa del genere…intanto vedo di superare l’ultima crisi in corso….in cosa mi trasformerò…Dio solo lo sa!
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photo by Matteo Basilè |
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Adele Ceraudo, artista cosentina di nascita, romana di adozione e, da poco, milanese. Si diploma al liceo artistico e prosegue la sua formazione presso la facoltà di architettura a Firenze, dove approfondisce lo studio delle linee e dell’armonia che caratterizzano nel tempo la sua produzione. Esprime la sua personalità variegata, lavorando contemporaneamente come grafica e illustratrice, modella e attrice.
Esordisce con la personale “Nudi a penna” a Cosenza (2007) ma è Roma, dove si trasferisce, la città in cui conosce e si confronta con artisti, storici dell’arte, fondazioni e gallerie, internazionali e locali. Ha la sua prima personale romana alla Galleria dell'Orologio (2009), mostra replicata nello stesso anno a Barcellona, partecipa a premi di arte contemporanea, e a collettive accanto a noti artisti in occasione di aste di solidarietà, “Learn to be Free” promossa da Irene Pivetti (2009) e “Fabula in Arte” (2009 e 2010) nei musei Greco e Mastroianni di San Salvatore in Lauro; espone nel foyer del teatro Quirino (2010)e, al museo Centrale Montemartini a Roma, come finalista del premio Talent Prize.
Dopo la personale (2010) nel Museo Civico dei “Bretti e degli Enotri” di Cosenza, l’artista, come Presidente dell’ass.Green Generation, è promotrice della rassegna “Battiti-con le donne, per le donne” di cui è madrina Irene Pivetti.
Partecipa alla 54° edizione della Biennale di Venezia, padiglione Calabria (2011) e, a Venezia, per la mostra “l’Ombra del divino nell’arte contemporanea” sempre a cura di Vittorio Sgarbi. È presente, in esposizione permanente, a Palazzo de Brutii di Cosenza con un’Opera dedicata alla figura Di S.Francesco di Paola; viene invitata alla Fiera Internazionale d’Arte Contemporanea di Istambul “Immagine Italia, l’arte ambasciatore della cultura italiana nel mondo”. Nella galleria Opera Unica, per la prima volta l’’artista si confronta con la creazione di una installazione“GUARDAMI”disegni a biro, mash forato di grande dimensione ed un tappeto stampato con immagini e parole, “riempendo” uno spazio di 3x2x6metri(TakeawayGallery).
Una mostra personale, nel Castello Chiaramontano, a Racalmuto “Eros…linguaggi plurimi del corpo” a cura di Francesco Gallo Mazzeo. Presente alla II edizione della fiera d’Arte Contemporanea di Arezzo(2012).
In via Margutta, la mostra personale "InassoLei", a cura di Kora diffusone culturale, in collaborazione caon l'assoc."assoLei" e la presentazione del volume "omicidio dell'anima" di G.Pierazzini, contro la violenza di genere.
Nel 2013,ancora con Vittorio Sgarbi è a Fiuggi per la mostra collettiva "l'acqua,la luce,la pietra".
Calca le scene dopo quasi dieci anni, per un "Blitz Artistico" a fianco di Betta Cianchini, per aprire la prima Notte Rossa, contro il femminicidio.
Diverse le partecipazioni ad eventi solidali e, donazioni di opere per aste di beneficenza a favore di cause sociali e culturali, intese come percorsi fondamentali, nella filosofia di vita dell’artista.
A Milano per il FuoriSalone 2014 è invitata a partecipare al progetto Wallpepper, carta da parati d'Autore, con cui inizia un nuovo percorso in cui applicare la propria opera al design.
Durante una presentazione\performance strappa in pubblico il disegno de "la Crocifissione".
"Presta" l'immagine del proprio corpo, ed e` esclusiva modella per l`artista e designer Nerina Fernandez e le immagini dei suoi disegni a Carolina Fiori per "T-shirt Project/SANCTA/senzaconfine".
A Melbourne (nov.2014) e` madrina di G.A.I.A. progetto che favorisce gli scambi artistico/culturali tra Australia e Italia, e nel Maggio 2015 mette in scena l'ultima personale "Le Affinità Elettive..." disegni, foto e quadri ispirati ai grandi maestri del passato ed alle immagini icona della storia dell'arte italiana, reinterpretati in chiave femminile.
Performance fotografica e scenica, video e animazione cinematografica, interagiscono sempre di più con l'opera e la visione della Ceraudo...