Ieri è terminata l’edizione 2013 di Artissima, la fiera d’arte contemporanea di Torino. Questo era un anno speciale, anche secondo le parole introduttive della direttrice all’interno del bel libro/catalogo della fiera, Sarah Consulich Canarutto, in cui annuncia l’effettivo ventesimo compleanno della fiera più significativa in Italia sulle tendenze del contemporaneo.
La mostra era molto affollata di gente e opere, più degli anni passati. O almeno questa è la percezione soprattutto parlando di opere d’arte. L’anno passato Artissima era più pulita, e molto più coraggiosa: le galleria, sia giovani che storiche, avevano osato con più lavori di artisti esordienti e opere sperimentali. Quest’anno l’impatto era dei grandi storici: dai Kounellis agli Zorio, dai Jaar (anche un lavoro presente in Biennale) ai Gormley …
Questo l’appunto negativo di un percorso però ben articolato e finalmente internazionale, anche per gli incontri, i premi e le mostre esterne. Ottime gallerie americane, soprattutto californiane, e poi Sud America e da Paesi europei dove il contemporaneo è più avanti rispetto al nostro … Varsavia in Polonia è uno dei primi.
Una riga in particolare per the Others, la fiera “giovane” che ha luogo nelle vecchie carceri torinesi. Location impegnativa e carica di significato e suggestione, giovani gallerie con buoni propositi. Fila perenne all’entrata. Un buon segno. E un buon segno anche che realtà indipendenti come un milanese CIRCOLOQUADRO o lo spazio Meme di Carpi, portato avanti da giovani affiatati, per citare pochi esempi, siano stati tra gli spazi più visitati, insieme a galleria con una storia, sempre giovane, ma un po’ più lunga come la Mc2gallery, non alla sua prima esperienza a the Others.
ps. bella la mostra di Alfredo Jaar alla Fondazione Merz.
Alfredo Jaar