di Paolo Sciortino
Newton Compton Editori
334 pagine, 5,99 euro
Sinossi
Il serpente-drago che si avviluppa sulle sue spire e divora un bambino è l'immagine che scelsero come emblema del loro casato i Visconti, i primi signori del vastissimo feudo milanese. Quell'immagine si è tramandata nei secoli come il testimone misterioso di una segreta eredità, di un occulto mistero. In questo racconto affascinante e insolito vedremo il vessillo del biscione arrivare nel casato degli Sforza, nuovi custodi del suo segreto, per poi unirsi alle armi dei Capetingi di Francia e dei Savoia. E scopriremo l'ombra del drago dietro le vite insospettabili di tanti uomini-chiave nella storia di Milano come Leonardo da Vinci, san Carlo Borromeo, Cesare Beccaria o Alessandro Manzoni, legati anch 'essi in qualche modo al biscione. Un'eredità che passa poi alle dinastie industriali meneghine fino a Silvio Berlusconi, che ha impresso il logo del biscione sui marchi del suo impero. Ma l'insegna dei Visconti ha accompagnato anche le glorie dell'Alfa Romeo. Ed è riapparsa nel 1909 sulla bandiera dell'Inter, squadra nata dieci anni dopo il Milan, per tifosi di più elevato lignaggio. Perché il serpente-drago risorge nei secoli, riacquistando ogni volta più fascino, più ricchezza, più potere? Qual è il segreto ambiguo di quest'immagine?
Commento
Dei tanti saggi dedicati ai segreti e ai misteri di Milano questo, scritto da Paolo Sciortino, mi sembra il più ordinato, il più approfondito e meglio argomentato.
Il punto di forza di Storia Segreta di Milano è che, a differenza di altri volumi dello stesso filone, ha un filo conduttore che ne facilita la lettura.
Tale filo conduttore è il Biscione (o il Drago) che compare a ripetizione nella storia della città meneghina, a partire dall'epoca dei Visconti, che ne fecero il loro simbolo, fino ad arrivare ai giorni nostri, all'Alfa Romeo, all'Inter, a Canale 5 e Mediaset.
Il punto di forza di Storia Segreta di Milano è che, a differenza di altri volumi dello stesso filone, ha un filo conduttore che ne facilita la lettura.
Tale filo conduttore è il Biscione (o il Drago) che compare a ripetizione nella storia della città meneghina, a partire dall'epoca dei Visconti, che ne fecero il loro simbolo, fino ad arrivare ai giorni nostri, all'Alfa Romeo, all'Inter, a Canale 5 e Mediaset.
Senza elaborare sbilenche teorie del complotto Sciortino ci espone fatti storici veri e propri, lasciando ai lettori conclusioni ed elucubrazioni varie.
Di certo non può sfuggire il ricorrere del Biscione nelle vicende di Milano, né il suo essere parte di un percorso esoterico/iniziatico ricco di interpretazioni e di suggestioni.
Di certo non può sfuggire il ricorrere del Biscione nelle vicende di Milano, né il suo essere parte di un percorso esoterico/iniziatico ricco di interpretazioni e di suggestioni.
Sicché sarà possibile trovare un trait d'union tra l'ammazzadraghi San Colombano, la vipera di Sant'Ambrogio, l'Innominato che apparteneva ai Visconti, il drago-cane dell'ENI, il già citato ex cavaliere Silvio Berlusconi e decine di altri personaggi o compagnie lombarde/milanesi.
Lettura estremamente affascinante, per i milanesi ma non solo.
Disponibile anche in formato cartaceo.
Disponibile anche in formato cartaceo.