COITUS INTERRUPTUS. GLI ARCHITETTI CENSURANO MASSIMO GIACON & THE BLASS (E KRITIKA).

Clamoroso!!!! La Milano da bere accoglie Massimo Giacon & The Blass per l’ospitata di Kritika e alle 21 gli mette la mordacchia!

Gli architetti milanesi vanno a dormire con le galline. Gli amici della nonna fanno suonare  Massimo Giacon & The Blass ma con atto d’imperio alle nove di sera gli staccano la spina.

 

Non s’interrompe un’emozione, diceva il cinefilo Walter Veltroni a proposito dei fastidiosissimi spot pubblicitari in mezzo ai film. Figuriamoci se a essere interrotta è l’emozione kritika di assistere a un concerto di Massimo Giacon & The Blass, regolarmente annunciato, predisposto e comunicato a mezzo stampa in occasione della presentazione del numero 4 di Kritika reduce del grande successo riscosso a kunStart Bolzano.

Ma veniamo ai fatti. Déclic, galleria-non-galleria itinerante che esordisce con una - splendida - personale di J&PEG lo scorso mercoledì 28 marzo in via Rosales 5 a Milano in uno studio d’architettura convertito in spazio espositivo, chiede giorni addietro il partenariato a Kritika per la sera di giovedì 29 marzo: presentazione del numero 4, in tandem con un’esibizione live di Massimo Giacon & The Blass, proposta da Kritika e accolta dalla controparte. Fervono i preparativi, i comunicati stampa vengono diramati e il tam tam giunge fino alle ore che precedono la doppia presentazione. Ore 19.30, tutto ok, il pubblico arriva col contagocce ma aumenta a ritmo esponenziale, molti visitatori sfogliano Kritika e altrettanti ne prendono una copia, in alcune occasioni anche più copie a testa, Massimo Giacon & The Blass preferirebbero attendere un altro po’ prima dell’esibizione, tempo di disporre di un pubblico ancora più numeroso, ma l’inquietante sollecitudine da parte dell’organizzazione della serata perchè la band si dia una mossa e inizi a suonare è sospetta. Perché questa fretta? Del resto, la birra messa a disposizione dopo timida richiesta del pubblico sembra caffelatte e questo è un altro elemento che dovrebbe far drizzare le antenne agli ospiti: “oh oh, che strano…”.

I visitatori, per quanto felicemente “distratti” dalle copie di Kritika esposte su un bel tavolo in vetro, non possono attendere oltre: Massimo Giacon & The Blass iniziano la loro performance musicale, partono subito alla grande come si suol dire, con un crescendo di pubblico e tifo, presenzia “on stage” la scrittrice Micol Beltramini nelle vesti di pin up aumentando anche il livello di testosterone degli astanti maschi, ma dopo tre canzoni interviene la “direzione”, ordina lo stop immediato dello spettacolo, prima con le cattive, poi con le pessime, fin quasi a strappare di mano il microfono al povero Giacon. Sono le nove di sera, lo spettacolo viene brutalmente interrotto e la ragione del diktat sta proprio nell’orario: è tardi e gli architetti devono andare a dormire. Il pubblico allibisce, pacate richieste di spiegazione non ottengono risposta e dopo guasconeschi buuu alla volta dell’organizzazione la serata si conclude: coitus interruptus.

Stupefacente assenza di competenza, imperizia a tutti i livelli (comunicazione, realizzazione) nella gestione di un evento e arroganza hanno mortificato, conculcato e offeso dei professionisti, spegnendo uno spettacolo potenzialmente utile e piacevole per tutti, agli organizzatori per primi. E dal momento che non separiamo i fatti dalle opinioni, la morale è che Kritika spacca davvero. Anche quando non vuole. Per interposta persona anche i cosiddetti, nella fattispecie i gioielli di famiglia degli architetti milanesi (che, avendone presa una copia, devono tuttavia aver gradito anch’essi il prodotto editoriale).

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