The Confederate States of America


 

Questo articolo è pronto da qualche settimana. Mi sembra il momento migliore per proporvelo, in previsione del concorso ucronico di cui abbiamo parlato ieri. Potrebbe regalarvi qualche spunto tra i tanti – forse infiniti – che il genere “what if” offre.

Entro domani, non so a che ora, vi proporrà il bando definitivo del concorso.

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Uno dei generi che più apprezzo, e con cui vi sfianco a furia di articoli, è senz'altro la fantascienza ucronica. Non starò a ripetere per la millesima volta i principi che stanno alla base di questo filone, oramai li conoscerete a memoria.

C'è però una considerazione che non ho ancora fatto: esistono moltissimi romanzi di storia alternativa, ma pochissimi film. I più noti sono senz'altro Alba Rossa e Fatherland, quest'ultimo ispirato al famoso libro di Harris. Per il resto, c'è poco altro, quasi niente. Credo non ci sia gran mistero dietro a questo gap tra i due campi artistici: l'ucronia è un genere che richiede uno scenario dettagliato, spesso ricreato ex-novo, a cui va dedicato molto spazio di “infodump costruttivo”, al fine di far comprendere al meglio il mondo in cui i personaggi si muovono. Va da sé che il cinema, veloce e ritmato per antonomasia, non può certo dedicare tempo e spazio per degli “spiegoni” introduttivi. E, se tenta di farlo, spesso lo fa male. Figuriamoci poi i registi moderni che idiozie riuscirebbero a proporci. Forse è meglio non vederle proprio.

Quindi poco cinema ucronico, rassegnatevi.

 

Però questo mockumentary di Kevin Willmott rappresenta forse l'approccio più azzeccato al genere. Si tratta di The Confederate States of America, il quale ipotizza come sarebbero ora gli Stati Uniti se la guerra fosse stata vinta dai Sudisti. Molta satira, molta ironia, ma l'insieme funziona.

Qui sotto il trailer, ma il film si trova anche per intiero sul Tubo: parte prima, e poi a seguire.

 

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