copertine a cura di alessandro trabucco

dean west - copertina n.125

Dean West - FABRICATE 2009  view large  stampa a colori su carta Hahnemuhle Rag

 

Dean West - FABRICATE 2009  view large  stampa a colori su carta Hahnemuhle Rag  100x110 cm
*opera vincitrice del IV Premio Internazionale Arte Laguna 2009 Sezione Arte Fotografica

 

Dean West presenta una fotografia perfetta, impeccabile dal punto di vista compositivo e tecnico. Un immaginario onirico reso con una precisione esemplare, direi maniacale; non un elemento fuori posto, non un oggetto in eccesso, un set scenografico limpido ed essenziale. La posa statuaria, ma al contempo dinamica del soggetto principale, algido ed inespressivo, possiede un magnetismo che cattura e destabilizza lo sguardo. La realtà oggettiva perde finalmente terreno a vantaggio di una totale riformulazione degli eventi rappresentati, infatti non è per nulla chiaro cosa stia succedendo, interessa piuttosto un pieno coinvolgimento emotivo in questa atmosfera sospesa ma nitida, che suscita contrastanti sensazioni, tra la meraviglia e l’inquietudine, tra la soggezione e lo stupore.

Alessandro Trabucco

(Testo scritto per il magazine del IV Premio Internazionale Arte Laguna 2009)

 

maura biava - copertina n.121

Maura Biava

Maura Biava - "Doride, While changing" photo, aluminium, wood frames, perspex edition of 5 80 x 100 cm 2001 Courtesy dell’artista

Maura Biava si autoritrae in ambientazioni subacquee personificando in modo esemplare la figura di un’ipotetica Sirena. L’artista mette in scena delle inedite performances sottomarine in luoghi sparsi in varie parti del mondo. Il suo alter ego Doride vive in uno stato simbiotico con l’ambiente circostante instaurando un intimo rapporto con una natura acquatica, cristallina ed accogliente, creando atmosfere suggestive ed oniriche. Le profondità marine, caratterizzate da un intenso colore blu, sono metafora di una rinnovata sintonia tra sé e la nuova realtà ambientale ed equivalgono per l’artista stessa al bianco puro della tela pittorica o allo spazio immacolato della galleria d'arte, identificando quindi lo spazio dell’immaginario, l’alternativa da contrapporre positivamente alla materialistica realtà contemporanea, come una sorta di luogo-rifugio nel quale ritrovare la propria intima integrità.

Alessandro Trabucco

nicola vinci - copertina n.120

Nicola Vinci

 

Nicola Vinci - "Colla e polvere" Dittico, Stampa lightjet montata su plexiglass, 2007 Courtesy Bonelli Arte Mantova

Gli interni fotografati da Nicola Vinci sono ambienti che conservano la memoria di un vissuto quotidiano che ha superato le barriere del tempo cronologico e si è cristallizzato sulle pareti, nei pavimenti, nei segni e nelle energie vitali che essi conservano. In questi dittici l’artista affida alla presenza fisica delle fanciulle (simbolo del presente e del futuro di quei luoghi) la testimonianza di un passato che rivive ciclicamente e che si rispecchia in alcuni oggetti abbandonati o in alcune piccole foto in bianco e nero appese ai muri. Stanze che hanno racchiuso, come fossero vere e proprie gabbie, le anime di chi le ha vissute, pareti che hanno visto silenziosamente lo scorrere del tempo, degli eventi, delle esperienze umane che lì vi hanno trovato la loro più completa, gioiosa come sofferta, espressione.

Alessandro Trabucco

 

renato jaime morganti - copertina n.119

Renato Jaime Morganti

Renato Jaime Morganti - "liquidspaces" Installazione interattiva proiettore laser, computers con sistema di rilevazione "live to laser", mixer, microfono e pedane resinate. courtesy dell'artista fotografia di Gabriele Tocchio 2009

LIQUIDSPACES – Renato Jaime Morganti
MiArt _la vittoria di suoni e luci sulla città _ Castello Sforzesco_Milano _Aprile 2009
L’installazione vuole sondare la reattività dello spazio alle nostre azioni attraverso un intervento minimo e mimetico, di sottile alterazione percettiva, in uno dei luoghi più simbolici della città di Milano: il Castello Sforzesco. “Liquidspaces” è infatti un segno luminoso interattivo provocato dagli stessi spettatori e dalla sonorità dell’ ambiente circostante. Una proiezione laser dinamica, una sottile linea luminosa ondeggiante (blu), è posizionata all’interno di uno dei fossati del cortile del castello, in modo da ricreare un effetto "acquatico" - come se questo fosse stato effettivamente ri-colmato d'acqua -. La proiezione è originata dai suoni ripresi da due microfoni collocati al centro di una pedana, accessibile al pubblico e posizionata, a sua volta, sul ponte dello stesso fossato. I microfoni sono infatti collegati ad un sistema elettronico capace di tradurre, visivamente (un grafo) e in tempo reale, la sonorità dell’ambiente sotto forma di proiezione laser rasterizzata.

claudio cavallaro - copertina n.117

Claudio Cavallaro

Claudio Cavallaro - “Machine Resurrection” installazione farfalle di cartoncino trasparente opaco, dipinte con resina fluorescente trasparente 2009

Claudio Cavallaro, Machine Resurrection

L’installazione Machine Resurrection, allestita presso le sale macchine di un pastificio, immerge lo spettatore in ambienti caratterizzati da un’illuminazione diffusa ed uniforme, la luce nera di wood.
Sulle imponenti e mute strutture meccaniche si posano sciami di farfalle che creano forti e coinvolgenti contrasti tra la leggerezza dell’effimero ed accidentale e la possente stabilità delle rigorose geometrie. Un efficace e simbolico connubio come metafora di nuova vita, di vera “resurrezione” da uno stato di abbandono ad una ripresa, seppur temporanea (data la breve vita di una farfalla) della propria esistenza.

Alessandro Trabucco