Chiude oggi, venerdi 7 dicembre, la mostra personale di Patrizia Emma Scialpi a Circoloquadro, lo spazio indipendente “inventato” e attivo grazie a Arianna Beretta e Maurizio Coccia.
Tra carne e terra rappresenta la ricerca artistica di Patrizia, coerente e poetica nel suo insieme, un macromondo dell’artista fatto invece di micromondi di famiglie, parenti, amanti, bambini, giovani, anziani, e ancora case, spiagge, non luoghi …figure e forme che la Scialpi recupera da vecchie e logore fotografie in mercatini, attratta da storie di passati che lei non ha vissuto, con la paura che possano andare persi, vanificati, dimenticati. Restituirne la vita, o almeno delle nuove storie.
Una paura che l’artista, persona vivace, attenta, dotata di una sensibilita’ umana e attiva, fa coincidere in questi lavori in bianco e nero, in questi mondi che di passato sempre ci narrano, con quella artistica, piu’ pacata, studiosa, minuziosa nei dettagli che aggiunge, toglie, rielabora in queste realta’ ritrovate.
Patrizia e’ colorata e curiosa, ma trascende in uno spirito che poi lavora in bianco e nero. Dunque i temi, raccontati dal curatore Alessandro Trabucco nel suo testo dal titolo Goethiano Erdenrest: l’album di famiglia, il passato, la memoria, il recupero, bianco e nero, il colore …da scoprire per chi questa artista non la conoscesse gia’.
ps. di seguito qualche immagine della fanzina di Patrizia, per il progetto Subculture Fanzine