Luca Tom Bilotta, autore di The Orange Hand, è l’incarnazione del self ma-de man italiano, capace di realizzare il mito americano dell'uomo che si fa da solo. Timido e caparbio, lungimirante e razionale, Luca Tom Bilotta rappre-senta la consacrazione del sogno che diventa realtà, cogliendo l'opportunità che la Grande Mela gli offre. Partito per l'America con una valigia di sogni è tornato in Italia con il successo in mano.
The Orange Hand, il suo romanzo d’esordio, diventerà presto una fiction televisiva per il mercato canadese e nord americano. Per questo motivo, duran-te l’estate, Luca Tom Bilotta si è recato a Los Angeles per seguire la stesura della sceneggiatura della serie che si ispira al suo thriller. Attraverso un tour ne-gli Studios della Paramount (L.A.) ha potuto tracciare le linee guida per il plot della fiction canadese e, insieme allo sceneggiatore, ha ripercorso i luoghi esplorati fra le pagine di The Orange Hand, inquadrando gli angoli di San Fran-cisco, fotografando il borgo di Sausalito, osservando l’oceano di Monterey per assaporarne suggestioni e personaggi. Le riprese della fiction inizieranno il prossimo anno e andrà in onda, inizialmente in Canada, nel 2016.
A New York, poco prima di rientrare in Italia, la prospettiva americana di Luca Tom Bilotta si è concretizzata grazie ad Albert Zuckerman, fondatore della Writers House, l’agenzia letteraria dei principali protagonisti della lettera-tura internazionale, tra cui spicca Ken Follett. Zuckerman ha dimostrato inte-resse per il lavoro di Luca Tom Bilotta, che ha potuto riprendere l’aereo verso casa con la certezza che il suo immediato futuro lo vedrà nella Grande Mela, fra gli autori di una delle più importanti agenzie al mondo.
Come ogni thriller che si rispetti, però, occorre sempre un pizzico di suspence… Nei giorni scorsi anche la Spitzer Literary Agency di Michael Connelly si è dimo-strata interessata alle capacità narrative di Luca Tom Bilotta, obbligando l’autore ad una scelta impegnativa.
Comunque vada, da gennaio un italiano sarà protagonista del mercato letterario d’oltreoceano e The Orange Hand sarà trasformato in un emozionante crime.
Cosa c’è da sapere su Albert Zuckerman e la Writers House. Ufficiale della Marina, sceneggiatore, professore alla Yale Drama School e tanto altro ancora, Zuckerman è un agente letterario, fondatore, nel 1974, della Writers House, una delle agenzie più autorevoli del mondo. Tra i suoi meriti c’è quello di aver credu-to, fin da subito, alle capacità letterarie di Ken Follet, contribuendo a renderlo universalmente noto. I “fuori-orario” di Follet portarono alla pubblicazione di di-versi libri che non ebbero un gran successo, ma durante tutti quegli anni, fu in-coraggiato e guidato da Zuckerman. Il giorno nel quale entrambi capirono che l’obiettivo era stato raggiunto e Ken ce l'aveva fatta Zuckerman gli disse: “Que-sto romanzo avrà gran successo e tu avrai problemi di tasse.” A seguire, nume-rosi e importanti traguardi tra cui l'acquisizione dei diritti letterari di capolavori ci-nematografici come la saga di Twilight, il lungometraggio Patch Adams e la ge-stione dei diritti postumi di autori del calibro di Martin Luter King ed Herman Hesse.
Lo scrittore sta per iniziare il tour autunnale di presentazione del suo roman-zo d’esordio, distribuito attraverso i canali Mondadori, un thriller dal ritmo tra-volgente che ha già conquistato tantissimi lettori. The Orange Hand è ora in vendita in tutti le librerie d’Italia e a ottobre è già prevista la prima ristampa del romanzo. In sole due settimane si è posizionato al 4°posto nella classifica 2014 dei libri italiani più cliccati.