WSP Photography ha il piacere di presentare il workshop “La scrittura creativa e non-fiction del reale” con la grande fotografa, reporter e documentarista Monika Bulaj.
Il workshop si terrà presso la sede del WSP a Roma nel week-end del 16 e 17 maggio.
In occasione dell’attivazione del workshop, Monika Bulaj terrà anche un incontro gratuito e aperto a tutti i nostri soci venerdì 15 maggio dalle ore 19.30
Workshop di fotografia con Monika Bulaj
16-17 maggio 2015
“La parola “scrittura” in riferimento al reportage fotografico può sembrare paradossale o addirittura insensata. È come scrivere l’icona, esplorando il canone della forma scelta e lasciando che sia la realtà stessa a impregnarci come una spugna. Come se l’immagine, l’icona, appunto, fosse un testo dettato da qualcun altro. Non ha nulla a che fare con la mistica, è un processo creativo interiore, un percorso artistico che usa unicamente la realtà come la materia dell’indagine. La realtà che per i grandi maestri del reportage è più sorprendente e più misteriosa della nostra stessa immaginazione.
Quindi, il punto fermo della nostra indagine e del nostro studio sarà la non-finzione, il reportage dunque, ovvero quello che recentemente viene chiamato nella scrittura “creative non-fiction“.
I nostri riferimenti saranno film di Tarkowski e Caprichos di Goya, foto di Koudelka e poesie haiku, Nicolas Bouvier a Medea di Euripide e così via.
Vorrei, dunque, chiedervi di portare una storia in 12 immagini. La scelta di questi numeri non è casuale e vi chiedo di riflettere sulla sequenza con una certa attenzione.
Studieremo assieme: la composizione, il ritmo, le sequenze, i contrappunti. Cercheremo di individuare una partitura narrativa che dovrebbe funzionare anche al di là dell’insieme delle singole fotografie. Vorrei sottolineare l’importanza della lettura collettiva di ogni lavoro, pregandovi tutti di parteciparvi con la massima attenzione e pregandovi di immaginare che ogni immagine che verrà analizzata in quel momento diventerà un po’ anche la vostra immagine, come accade per me durante i workshop.” Monika Bulaj
Programma del workshop
Sabato 16 maggio
Ore 9:00 – 14:00 pressso WSP Photography – Via Costanzo Cloro 58, Roma.
Dalle ore 15:00 uscita fotografica libera.
La prima parte della giornata di sabato sarà dedicata alla discussione teorica e alla lettura portfolio dei partecipanti. Alla fine della lettura, dopo aver esaminato i lavori dei partecipanti, Monika assegnerà un tema fotografico che gli studenti dovranno sviluppare liberamente nel pomeriggio.
Domenica 17 maggio
Ore 9:00 – 17:00 presso WSP Photography (con un’ora di pausa pranzo).
Lezione teorica ed editing.
La giornata sarà dedicata all’analisi delle fotografie prodotte dagli studenti e all’editing.
Destinatari
Il workshop è indirizzato a fotografi e appassionati di fotografia di reportage. È richiesta la presentazione di un portfolio o di un progetto fotografico (finito o in corso) di massimo 12 fotografie, che sarà oggetto di lettura da parte di Monika durante la prima giornata di lezione.
Costi e durata
Il costo del workshop è di 270 euro (250 euro per i possessori WSP Card) comprensivi della tessera ENAL pagabili in un’unica soluzione al momento dell’iscrizione o in due tranche (100 euro al momento dell’iscrizione e la restante quota il primo giorno di workshop).
L’acconto non potrà essere restituito salvo che il workshop non sia attivato.
Modalità di partecipazione
Per iscriversi occorre inviare una mail a info@collettivowsp.org.
Numero minimo di partecipanti per attivare il workshop: 10 – Numero massimo:13.
Per info e prenotazioni: info@collettivowsp.org o 328 1795463 www.collettivowsp.org
Le lezioni teoriche, come indicato nel programma, si terranno presso la sede dell’Associazione WSP Photography in Via Costanzo Cloro, 58 Roma – Metro B San Paolo.
L’uscita fotografica di sabato pomeriggio è invece libera e a scelta dei partecipanti.
Monika Bulaj: Fotografa, reporter e documentarista, Monika Bulaj (Varsavia, 1966) pubblica da diversi anni reportage sui confini estremi delle fedi, sulle minoranze etniche, i popoli nomadi, i migranti, gli intoccabili e i diseredati in Asia, Africa ed Europa. Ha diretto e sceneggiato il film documentario “Figli di Noè” e ha firmato la sceneggiatura di “Romani Rat 2002″, diretto da Maurizio Orlandi e incentrato sullo sterminio dei Rom da parte del regime nazista. Tra le tante testate giornalistiche italiane e straniere con cui ha collaborato: “Corriere della Sera”, “GEO”, “National Geographic”, “Courrier International”, “La Repubblica”, “D – La Repubblica delle Donne”, “Il Venerdì di Repubblica”, “Io Donna – Corriere della Sera”, “Gazeta Wyborcza”.
Insignita di numerosi riconoscimenti, ha all’attivo anche una costante attività didattica e circa 60 mostre fotografiche tra New York e Il Cairo.
«Il mio obiettivo – ha asserito in occasione della TED Global Fellowship 2011 – è quello di dare voce alle persone silenziose, per mostrare le luci nascoste dietro il sipario del grande gioco, i piccoli mondi ignorati dai media e dai profeti di un conflitto globale».
Attualmente sta portando in diverse città italiane, oltre alla mostra fotografica, lo spettacolo “NUR Appunti afghani”- tratto dal libro “NUR La luce nascosta dell’Afghanistan”, pubblicato da Electa a fine 2013. Recentemente ospitato al Teatro Bibiena per il Festival della Letteratura di Mantova, ha riscosso grande successo.
Sta inoltre lavorando su un nuovo progetto “Le Afriche. Specchi dell’invisibile” e continua la sua ricerca sui confini del monoteismo in Asia, Caucaso, Russia e Medio Oriente.§ù
Il 19 novembre 2014 le è stato consegnato il Premio Nazionale “Nonviolenza” – Ed. 2014, per la prima volta assegnato ad una donna.
Il premio è stato riconosciuto “per la sua attività di fotografa, reporter e documentarista, capace di mettere in luce l’umanità esistente nei confini più nascosti eppure evidenti della terra, di far vedere la guerra attraverso le sue conseguenze, di indagare l’animo dell’Uomo, la sua ansia di religiosità, di tenerezza e di dignità. Monika Bulaj rende visibile l’invisibile, attraverso l’esplorazione dell’animo delle persone, creando con l’immagine, l’unità dell’umano.” Per maggiori informazioni: www.monikabulaj.com