Titolo: Serata con l’autore: “Fiori di memorie”, incontro con Rita Vitali Rosati
Artista: Rita Vitali Rosati
Organizzato da: Fotoclub Skupina75 Gorizia, in collaborazione con la rassegna Fare Voci Gorizia
Curatore: Giovanni Fierro, Marko Vogri?
Interventi Critici: Cristina Feresin
Letture: Pierluigi Pintar
Inaugurazione: mercoledì 23 novembre 2016, ore 20:00
Luogo: Trgovski dom, Corso Verdi 52, Gorizia
Info: info@skupina75.it, www.skupina75.it, farevoci@gmail.com
Mercoledì 23 novembre 2016, alle ore 20:00 presso il Trgovski dom a Gorizia, verrà inaugurato l’evento Serata con l’autore: “Fiori di memorie”, a cura di Giovanni Fierro e Marko Vogri?, con l’intervento critico di Cristina Feresin e le letture di Pierluigi Pintar. Organizzato dal Fotoclub Skupina75 in collaborazione con la rassegna Fare Voci Gorizia.
Rita Vitali Rosati presenta una parte del suo percorso artistico, cogliendone la peculiarità attraverso una sua singolare interpretazione delle proprie emozioni che elabora e traduce grazie all’acuta osservazione del mondo e della realtà quotidiana con intelligente e mai scontata ironia. Tutta la sua produzione artistica, compresi i progetti editoriali, sono concentrati per attivare quel mezzo di comunicazione creativa, usato per mettere in luce le varie contraddizioni e limiti umani che nelle sue opere sono la traduzione e il filo conduttore con cui documenta lo “stato delle cose”. Spesso le sue immagini si distinguono per un doloroso sarcasmo che non aiuta a sopportare frustrazioni e sconforti eppure spinge a reagire da un’insignificante quotidianità per giungere a qualcosa di più profondo nell’esperienza umana. Con grande capacità critica smaschera una società troppo spesso conformata ai numerosi stereotipi sociali e li affossa con gli stessi mezzi con cui sono stati prodotti: parliamo della public art, come delle azioni performative, le installazioni, le sue postcards, e tutta la produzione fotografica concettuale. Sono immagini inquietanti e provocatorie che impressionano per i loro contrasti ed esagerazioni ma funzionano in qualità di straordinari congegni sincretici capaci di attivare l’animo e la mente per un diverso rapporto con il mondo. Il corpo, essenziale nella strategia della comunicazione, diventa il mezzo privilegiato per la sua indagine e soggetto con cui ci si confronta; coniugando il flusso del gioco, della favola, ai suoi dialoghi serrati sul “capitale umano”, Rita Vitali Rosati invita così lo spettatore a interpretare anche il suo nonsenso e le trame più nascoste.
Mostre personali recenti: 2016 “Ultimatum: vuoi condividerlo con me?”, a cura di C. Serbassi, Sala Guelfo Cattedrale di San Venanzio, Fabriano(AN); 2015 “Sancta Sanctorum”, a cura di G. Giannini Guazzugli, Chiesa di Santa Maria Nova del Pilastrello, Vimodrone/Milano; 2014 “La Passiflora non è una passeggiata en plein air”, a cura di R. Peros e N. Štoki?, Palazzo Ducale (Knezeva Palaca), Zara, Croazia; “La Passiflora non è una passeggiata en plein air”, a cura di M. Letizia Paiato, Associazione Yoruba, Porta degli Angeli, Ferrara; 2013 “In-tervista”, a cura di M. Becci, Ex Carceri “Le Nuove”, Torino; 2010 “Il Punctum di Rita”, Sponge Living Space, Pergola (PU), a cura di Massimo Raffaeli; 2010 “Alla scoperta del tempo perduto”, spazio espositivo Pake, Castelvetro (MO), a cura di Luca Panaro; 2008 “Metastasi”, L’inizio e la fine, Galleria Marconi, Cupra Marittima (AP), a cura di Claudio Libero Pisano; 2007 Rita Vitali Rosati a cura di Luca Panaro, “Piaggeria Arte”, Sassuolo (MO); 2001 “Inventario, fuori elenco”, Studio Cavalieri, Bologna; 2000 “Postcards”, Galleria Approdi, Roma, a cura di Francesca Pietracci.
Mostre collettive recenti: 2016 “Esercizi di fotografia”, azione performativa “E’ da considerare il buio, un rifugio?”, a cura di Danilo Cognigni, Porto S. Elpidio (FM); “Il tutto è più della somma delle sue parti”, a cura di M. Letizia Paiato, Marche Centro D’Arte”, San Benedetto del Tronto (AP); 2015 “#nuovicodici”, “#aroomofherown”, a cura di Milena Becci/Valeria Carnevali, Palazzo Stanga Trecco, Cremona; Marche Centro D’Arte, a cura di V. Falcioni, Monsanpolo del Tronto, Ascoli Piceno; Setup-Artefiera Bologna, Sponge ArteContemporanea, Pergola (PU); 2014 “Occupazione CON-TEMPORANEA gli artisti scendono in piazza”, a cura di Sponge ArteContenporanea, Pergola, (PU); “BIO 50”, 24th Biennal of Design, Ljubjana, (Slovenia), a cura di Sponge ArteContemporanea; “Ibridi Fogli”, a cura di A. Baglivo e V. Pinto, Pinacoteca provinciale, Salerno; “Marche Centro d’Arte”, a cura di M. Letizia Paiato, Palariviera, San Benedetto del Tronto (AP); 2014 “La grande illusione”, a cura di M. De Leonardis, Gallery of Art, Temple of Rome, Roma; 2013 “Zaino in spalla”, a cura di Sponge ArteContemporanea e RAVE, Atelier Giorgi, Torino; “Così vanno le cose”, a cura di Sponge Arte Contenporanea, Indipendents 4, Art Verona; 2013 “Perfect Number”, a cura di Milena Becci, Sponge Living Space, Pergola, (PU); “Art.1 Costituzione Italiana”, a cura di Nikla Cingolani, Museo Civico Villa Collaredo Mels, Recanati, (Mc); 2012 ”Il corpo solitario. L’autoscatto”, a cura di Giorgio Bonomi, Palazzo Ducale, Senigallia; “Marche centro d’arte”, a cura di Luca Panaro, Galleria Marconi, Palariviera, San Benedetto del Tronto (AP); 2011 “4+4”, a cura di Victorya Marusic, Arsenal Hrvatska, (Croazia); “In corpo 012” BT’F Extra, Bologna a cura di Sponge ArteContemporanea; “Dalla performance al video”, galleria BT’F, Bologna, a cura di Emanuele Beluffi; “Naturacultura –Snaturati”, Galleria Marconi, Cupra Marittima (AP), a cura di Gloria Gradassi; “54esima Esposizione internazionale d’arte della Biennale di Venezia”, a cura di Vittorio Sgarbi, Mole Vanvitelliana, Ancona.
Il progetto “MemoryCard” nasce da un’idea precisa: quella di utilizzare un segmento del repertorio fotografico che Rita Vitali Rosati ha realizzato negli anni diversificandone i contenuti e le poetiche che hanno così arricchito un più ampio archivio. Un archivio denso di memorie, impressioni, date che costituiscono ed animano il nostro vissuto visivo, condensato in scatti fotografici. Sono immagini raccolte nel corso del tempo, nei confronti delle quali sono animate a riconsegnare una identità. Si tratta del coinvolgimento diretto e di volta in volta espresso da tutti gli scrittori invitati per ridare una “storia” alle immagini da loro selezionate. Per essere poi restituita al pubblico.
“...Ha ritratto il mondo dell’arte e si è ritratta in ironiche foto, lavorando in sintonia con Gabriele Paolini, la presenza più disturbante per i conduttori televisivi. Ora è appena uscito il suo Ahi, libro di sole immagini, diario quotidiano in cui si descrive l’acuto dolore provocato dall’intollerabile mix di informazioni televisive che invadono lo spazio casalingo. Sfregiato anche l’ultimo angolo appartato per resistere, crollata l’autocelebrazione della certezza di una diversità, la musica di fondo di immagini raccapriccianti diventa il definitivo e indigeribile stato di normalità.”
Claudia Colasanti, (Il Fatto Quotidiano).
Rita Vitali Rosati è un’artista che vive il suo tempo, lo legge, lo racconta, lo supera. Ironica e visionaria è da sempre capace di offrire un quadro efficace, a tratti duro della contemporaneità. Ho la fortuna di conoscerla, di parlarci e negli anni ha saputo colpirmi con l’allegria, la genialità, la tristezza e la dirompente energia delle sue parole, delle sue idee e delle sue insicurezze. Rita Vitali Rosati mostra in ogni momento un bisogno estremo di comunicare, un’attenzione ai nuovi media eppure nello stesso tempo cataloga minuziosamente tutto ciò che le passa sotto mano (foto, scritti, pensieri). È generosa e ama condividere con le persone che stima le cose che la colpiscono e che stimolano la sua attenzione. Ama servirsi della posta tradizionale, scrive, preferisce la penna al computer e parlare al chattare (o almeno credo, non mi è mai capitato di chattare con lei). Non è anonima e non è arrogante, è un’artista, una persona, una donna, un’insegnante (anche se poi precisa ex), magari questo potrebbe sembrare poco e invece dice tanto. Porta scarpe 39, su tutti e due i piedi. Qualche volta si fa chiamare Gordon Splash.
Dario Ciferri
COMUNICATO STAMPA
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