Per il primo step del progetto “Devi piegarti verso ciò che raccogli” Annamaria Di Giacomo e Stefania Zocco portano “L’ospite ostile”, il cotone dei campi abbandonati di Gela, dentro l’Agorà di Mortellaro, serra che coincide con il perimetro dello spazio espositivo.
Le due artiste siciliane, per la prima volta in collaborazione, agiscono dentro le mura di BOCS tramite un processo di capovolgimento ambientale che vede la “serra” mutare aspetto e funzione ancora una volta.
Ideata da Sebastiano Mortellaro con l’esplicita intenzione di creare un’opera relazionale l’Agorà\serra ha accolto al suo interno opere video e dibattiti sulla funzione del Museo mantenendo più o meno intatta la sua vocazione all’apertura e all’accoglienza.
Fino ad ora, fino all’arrivo dell’ “ospite ostile” che penetra e rimette in discussione il suo spazio interno creando chiusure, corridoi asimmetrici, divisioni e scenografiche trasparenze.
Il progetto “Devi piegarti verso ciò che raccogli” inizia nel 2011 e porta Annamaria Di Giacomo e Stefania Zocco a intraprendere un primordiale viaggio per effettuare la raccolta del cotone che hanno portato e riversato al centro dell’Agorà, chiuso tra pareti di PVC: occludendo il passaggio centrale il pubblico è costretto ad aggirare l’ostacolo camminando in fila indiana per stretti corridoi che diventano un labirinto ludico per i bambini presenti al vernissage.
Ecco allora che l’installazione artistica crea coinvolgimento: da dentro, anzi, dal basso.
Non a caso le curatrici, (per altro indicate come collaboratrici, il che sottolinea l’intenzione di non-definizione dei ruoli) Alessandra Ferlito e Giusi Diana, citano l’esperienza di abbattimento delle barriere tra arte e vita di Fluxus, gli scritti di Nicolas Bourriaud sull’ Arte Relazionale, la collaborazione tra artisti e, non ultimo, un modello sociale partecipativo.
Gli interstizi creati dalla struttura rivoltata sono un modo nuovo di vivere lo spazio della galleria e concedono al visitatore il gusto dell’esplorazione; la bambagia comunemente intesa come simbolo di vita agiata e protetta diventa qui oggetto da proteggere, frutto del duro lavoro di semina e raccolto e souvenir di un viaggio le cui mete sono la conoscenza del paesaggio siciliano e la possibilità di incidere con la propria arte sulla vita e sul territorio, andando oltre l’autoreferenziale sistema de l’art pour l’art.
Le installazioni interattive di Sebastiano Mortellaro e del duo Annamaria Di Giacomo\Stefania Zocco si inseriscono perfettamente nell’attuale situazione artistica italiana e catanese, in cui molti lavoratori della cultura hanno riaperto spazi pubblici per colmare il vuoto lasciato da un sistema politico-sociale ormai obsoleto e lontano dai bisogni dei cittadini.
E’ così, anche nella città etnea, teatranti, musicisti e artisti hanno ridato vita al Teatro Coppola (il primo teatro comunale) serrato da lucchetti a causa di lavori di ristrutturazione mai compiuti.
In un territorio difficile come quello siciliano i batuffoli di cotone nella serra di BOCS, raccolti con pazienza ed esposti in una sorta di reliquiario, sembrano simboleggiare l’amore e il rispetto per la propria terra e la speranza che proprio da essa possa nascere nei suoi abitanti la consapevolezza ad agire in prima persona.
Lo spazio no profit di Giuseppe Lana e Claudio Cocuzza è fucina di diffusione e di produzione dell’arte contemporanea siciliana; se ne è accorto anche il giornalista di Frieze, Mike Watson, venuto per l’occasione da Roma e per la prima volta in visita a Catania.
Sito nel cuore del popolare quartiere Angelo Custode, Bocs ha anche una predisposizione sociale innata che si manifesta attraverso la curiosità dei giovanissimi abitanti della zona che spesso partecipano attivamente all’allestimento delle mostre; questo piccolo spazio di artisti per artisti, ideato come l’anti white cube è un vero tesoro per la comunità artistica e per l’intera città etnea.
Dal 11 marzo al 14 aprile 2012
Annamaria Di Giacomo e Stefania Zocco
interagiscono con l’Agorà di Sebastiano Mortellaro
con il contributo di Alessandra Ferlito e Giusi Diana
BOCS Via Grimaldi 150, 95121 Catania
Orario: su prenotazione
Ingresso: gratuito
Info: tel. +39 338 2203041 info@bebocs.it www.bebocs.it