Marylin //// fa Colazione da Tiffany

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Primissimo mattino, fifth Avenue, nessuno in giro, un taxi solitario arriva da downtown, rallenta, accosta al marciapiede. Lì davanti c’è la gioielleria di Tiffany. Scende dal taxi una donna, in abito da sera, cammina verso le vetrine. Tiene in mano una sacchetto di carta. Davanti alla vetrina principale pesca un croissant nel sacchetto. La donna è bionda, non è sottile, le spalline dell’abito da sera toccano spalle tornite, in basso, le più famose natiche del cinema premono visibilmente. La donna non è Audrey Hepburn, è Marilyn Monroe.  

Se una major deciderà di rifare Colazione da Tiffany sostituendo la protagonista originale con una nuova icona, un modello decisamente “opposto”, lo potrà fare, perché l’ultimo orizzonte della tecnologia, l’ultima generazione degli ologrammi, lo permette. La Digital Domain sta lavorando sulla Monroe virtuale, per renderla “viva” il 5 agosto, in occasione dei cinquant’anni dalla sua morte. Durante la manifestazione è previsto che Marilyn a un certo punto si materializzi in mezzo ad altri cantanti e si esibisca in una delle sue canzoni, magari in “Bye bye Baby”. Tutto questo accadrà, nel frattempo qualcosa di importante, è già accaduto.  

In un concerto al Coachella Valley Music and Arts Festival, fra alcuni degli esponenti della famosa casa discografica della Death Row Records è apparso Tupac Shakur, il grande artista rap che ha cantato una canzone. Solo che Tupac era morto nel 1996. Le reazioni sono state diverse: gli storici fan del rapper sono impazziti per l’eccitazione e l’emozione, altri hanno considerato quell’esibizione, e quella pratica, qualcosa di impressionante, innaturale, magari crudele. Qualcosa di omologabile alla clonazione umana. Naturalmente il mercato ha subito drizzato le sue antenne. Davvero un nuovo bacino che si apre. Così si sta già lavorando su Jim Morrison, Jimi Hendrix e Elvis Presley. Naturalmente gli ologrammi potranno essere applicati anche al cinema. Altro immenso orizzonte aperto. E tornando a Marilyn, non è davvero impossibile immaginarla nel ruolo di Holly Golightly che fu della Hepburn. Al di là della curiosità artistica ancora una volta si produrrebbe un terremoto di marketing. Un’altra manna per la gioielleria più famosa del mondo. E Marilyn darebbe un irresistibile impulso al mercato mediorientale, con gli straricchi petrolieri del Dubai e di quelle zone.

È notorio che una Marilyn, da quelle parti, sia un modello fisico molto più apprezzato dell’efebica Audrey. E la Monroe sarebbe solo un precursore, seguirebbero le altre eroine del cinema, che non ci sono più. Greta Garbo rientrerebbe, però riveduta e corretta. Non potrebbe essere la Ninotchka che cerca di salvare i compagni dalla vita corrotta parigina, sarebbe l’amante di un russo stramiliardario e siederebbe in tribuna fra i vip a veder giocare la squadra acquistata dal suo compagno. Situazioni alla Women o alla Sex and the city vedrebbero sedute al tavolino dell’happy hour, accanto a Meg Ryan e Sarah Jessica Parker, magari Rita Hayworth e Grace Kelly. E lì vicino, sola e altera, Marlene Dietrich che porta borsa e scarpe di Prada, che ai suoi tempi non c’erano…. a proposito di nuovo mercato. Gene Kelly e Michael Jackson potrebbero scambiarsi i ruoli: Gene ballare “Thriller” fra gli zombi, e  Michael cantare sotto la pioggia. Chissà, magari tutto questo accadrà davvero.

da Mymovies.it (Rossella Farinotti)

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