Assemblage
Giocando con la funzione degli oggetti, e la scelta del loro posizionamento, Modin tratteggia un pensiero sensibile e divertito, capace di inclinare tavoli rotondi e sovrapporvi sedie animate, in un allegro sistema simbolico che infonde nello spazio allegria e spensieratezza. Il felice intento che sottende la loro disposizione, ha per l’artista un notevole rilievo. Esso rappresenta il tempo di un’espressione ponderata, risultante dalla capacità di unire il lavoro pittorico, ad una riflessione profonda sullo spazio e sul rapporto che le singole opere intrattengono con esso e tra di loro. È dunque uno studio attento della composizione, che abbraccia, nel caso dell’installazione, sia il dato cromatico che quello plastico, calibra le ombre dei vuoti alle superfici colorate e diversamente texturizzate dei diversi elementi giustapposti. Sculture di tavoli e sedie colorati, ritmicamente sbilanciati, vengono posti vicini tra loro in un’allegra composizione sinergica. Ci sarà mai un luogo per i quadri? Certo che sì, essi siedono sui piani colorati della mobilia e chiacchierano vivacemente con immagini e colori in essa già esistenti. L’installazione scatena la raggiante fantasia di Mauro Modin, che vuol creare movimenti di gioia nelle diverse estensioni in cui le sue opere vanno presentandosi.
Sara Speggiorin