Il tema del corpo nelle arti visive e in letteratura è un po' abusato, ma in relazione con la religione le cose cambiano. Meglio, possono cambiare. Perchè comunque l'argomento è fertile e non è facile sfangarla con un lavoro intellettualmente onesto. Ecco, Persefone Zubcic (Croazia, 1982; vive e lavora a Milano) la sfanga: nelle opere presentate in occasione di questa sua personale da Glenda Cinquegrana a Milano il corpo attraversa la religione. Anzi, è la religione ad attraversare il corpo. Con o senza blasfemia, ci piacciono queste Madonne dei Rifiuti e queste suore ignude che si baloccano coi libri. Un po' meno le foto in cui viene rinnovata una deposizione laica. Non perchè siamo puritani, anzi. La Zubcic fa sempre un po' di riferimento all'iconografia tradizionale, a quell'iconografia in cui ogni tanto i santi stanno in mezzo a tette e culi - si pensi ad esempio alle tentazioni di Sant'Antonio. E la stessa concezione del trittico, di cui in questa mostra possiamo vedere un exempla, viene rivisitata in modo piuttosto originale, senza ammiccare all'inutile provocazione. Però ci sentiamo di poter suggerire alla Zubcic di lavorare un po' di più di concetto su alcune immagini, per realizzare appieno quell'equilibrio fra significato e significante - ma senza esagerare!, 'chè altrimenti si cade nell'eccesso opposto del didascalico - che certamente raggiungerà. Ad maiora!
Persefone Zubcic C/Orpo
Con testo critico di Alessandro Trabucco
Mostra prorogata al 24 Settembre 2011
Glenda Cinquegrana: The Studio
via F. Sforza, 49 I- 20122 Milano
dal martedì al sabato dalle 15,00 alle 19,00.
Negli altri orari su appuntamento.
Credits:
Foto: Emanuele Beluffi