Welt-menschen

Enzo Stragapede e Ursula Didra sono una coppia di artisti, che ha cominciato a lavorare nell’industria del tessile come designer d’alta moda e il cui lavoro è sfociato poi nella pittura e nella scultura. Oggi hanno uno studio e una galleria nel centro di Costanza, una graziosa città tedesca ai confini con la Svizzera, dove stanno disseminando le loro sculture allegre e colorate. La loro casa interamente affrescata dalle loro stesse mani richiama flussi di turisti curiosi che provengono da tutto il mondo.
Avete cominciato il vostro percorso artistico nel mondo del design tessile. Come siete passati dal disegnare stoffe per abiti d’alta moda alla pittura e poi alla scultura?
La pittura l`abbiamo praticata sin dall`inizio. Mentre creavamo disegni tessili, vendevamo anche l`arte ai nostri clienti. Infatti il design ha anche il suo lato pittorico.
Con le sculture è stato un processo più lungo; schizzare, disegnare, e dopo la parte tecnica e quella artigianale, ci hanno ispirato e ci hanno portato a confrontarci con materiali diversi, forme diverse e molta sperimentazione.

Negli anni ’80 avete fatto molti viaggi negli Stati Uniti, avete conosciuto artisti molto importanti ci potete raccontare qualche episodio?
Negli anni ‘80 abbiamo fatto molti viaggi negli Stati Uniti, dalla West coast alla Est coast.
Più volte ci siamo incontrati con Keith Haring nel suo garage a New York. Volevamo assolutamente un suo manifesto (Plakat) del 1985. Lui all’inizio non voleva separarsene, ma poi l’abbiamo convinto e ce l’ha venduto, in nome della nostra amicizia, per soli US dollari 50.

Da alcuni anni il vostro lavoro è incentrato sulla figura del Weltmensch. Una silhouette umana invasa di colore, che contiene come una matrioska altri piccoli uomini. In che modo è nata questa idea?
L`idea dei WELT-MENSCHEN (uomini del mondo) è nata grazie alla conoscenza del mondo, che abbiamo maturato durante i nostri viaggi. E poi la nostra vita fa di noi dei Welt- menschen. L’unione tra me Ursula, tedesca, ed Enzo, italiano, ha rafforzanto in noi un sentimento cosmopolita. Poi i tanti viaggi fatti negli Stati Uniti, in Asia e in tutta l’Europa e i tanti contatti con le diverse culture ci fa sentire cittadini del mondo. Questo è il messaggio fondamentale che i WELT-MENSCHEN portano con sé. In queste sculture infatti vivono diversi tipi di persone. Di nazioni diverse e diverse religioni. Donne, uomini e bambini, anziani e giovani, tanti sentimenti e storie.

I Weltmenschen hanno colori vivaci e piacciono molto alla gente, anche ai bambini. Tant’è che si stanno diffondendo come un piccolo popolo colorato a rallegrare le grandi e piccole città della Svizzera e della Germania. Fin dove arriveranno a portare il loro messaggio di fratellanza?
Tramite i loro colori allegri e le loro irradiazioni, con questi Welt-Meschen cerchiamo di avvicinare giovani, anziani e ogni tipo di persona all’arte e all’idea di un incontro pacifico e gioioso tra civiltà diverse. Naturalmente c’è molto dibattito intorno a queste sculture. Infatti in esse sono impliciti pensieri sociali e politici vicini all’attualità.

Voi abitate e lavorate a Costanza, una graziosa città tedesca ai confini con la Svizzera, che si affaccia su un lago. Le sponde del lago di Costanza, attraversa tre Paesi: la Svizzera, la Germania e l’Austria. In che modo questo clima di frontiera ha influenzato il vostro lavoro?
In effetti ci troviamo già geograficamente in un luogo di libertà e senza frontiere. Costanza è una città molto speciale in un attimo ti trovi in Svizzera o in Austria. Attraversare frontiere per noi è un fatto quotidiano, forse per questo ci siamo posti il problema. Inoltre devo dire che la Germania stessa è un Paese molto liberale e aperto al mondo.
Com’è nata l’idea di affrescare la vostra casa? So che è stata un’impresa, avete fatto tutto da soli e ora i turisti che vengono in visita alla città si fermano davanti al vostro uscio per fotografarla…
L`idea di affrescare la nostra casa l’avevamo in testa già da molto tempo. Però abbiamo atteso il momento giusto e quindi l`abbiamo messa in pratica. Vivere e lavorare in questa casa ha fatto crescere radici lunghe. Qui sono nate tante creazioni, anche i , e così volevamo manifestare il nostro messaggio al mondo.
intervista in esclusiva per Dada - rivista d'arte per bambini

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