Agnieszka Polska - Copertina n.352

nice art image

Agnieszka Polska

still frame from Correction Exercises (2008)

 

 

 

Ritenere che i rari eventi e le rare opere che si sono conservate del passato siano necessariamente la parte migliore e la più importante del pensiero di quei secoli, è un'idea ingenua. La loro conservazione è semplicemente dovuta al fatto che un piccolo cenacolo le ha scelte ed esaltate eliminando tutte le altre.” (Jean Dubuffet)

 

Agnieszka Polska (Lublin, 1985) realizza video, animazioni e fotografie. Concependo la storia dell'arte come un insieme di eventi arbitrariamente selezionati dalla cultura dominante, la maggior parte delle sue opere considera il carattere fittizio e ingannevole del passato. In particolare, gran parte dei lavori dell'artista polacca prevede una decisa presa di posizione nei confronti dell'attività critica e documentaristica: quanto conosciamo dell'arte passata, se non ciò che il sistema culturale istituzionalizzato ha deciso di conservare, ritenendo degno di attenzione? E quanto materiale, d'altra parte, non ci è mai pervenuto perché non ritenuto meritevole di considerazione e di memoria?

Partendo da queste premesse, le esplorazioni visive di Agnieszka Polska indagano i buchi neri e le omissioni della storia dell'arte, con particolare riguardo verso il periodo neo-avanguardista polacco. È il caso, per esempio, del film The Garden (2010), in cui l'artista propone la storia di Paweł Freisler, meteora dell'arte polacca scomparsa dalle scena artistiche alla fine degli anni Settanta. Similmente, Sensitization to Colour (2009) è un documentario sulla figura di Włodzimierz Borowski, performer attivo a partire dagli anni Sessanta. L'obiettivo di quest'ultimo film è quello di dimostrare la possibilità di una narrazione fallace e distorta degli eventi storici: aggiungendo dettagli, deformando la ricostruzione dei fatti, sottraendo e integrando immagini improprie, Agnieszka Polska ricorda la necessità di considerare la documentazione storica entro i limiti dell'errore, dimostrando come tempo e memoria siano aspetti labili e facilmente suscettibili di fronte alla reale visione degli eventi.

Da un punto di vista formale, ogni video si esprime con eleganza, curato con sottigliezza sotto ogni aspetto tecnico e visivo. Le immagini si sovrappongono intelligentemente, estratte da archivi storici e illustrazioni d'epoca, sottoposte ad interventi sottili e trapiantate con dimestichezza dentro nuovi contesti. Malinconico, evocativo e poetico, ogni video è così un omaggio al passato (effettivo o ipotetico); un processo nostalgico in cui rendere reale anche ciò che non è mai avvenuto.

Copertine settimanali di Lobodilattice a cura di Alex Urso

 

 

 

Agnieszka Polska, Future Days, 2013

 

Agnieszka Polska, My Favourite Things, 2010

 

 

Agnieszka Polska, The Garden, 2010

 

 

Agnieszka Polska, The Forgetting of Proper Names, 2009

 

 

Agnieszka Polska, Sensitization to Colour, 2009

 

 

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