Poche domande, semplici e dirette, per conoscere un artista.
Questa settimana è la volta di Gianluca Quaglia.
Da dove vieni?
Sono nato a Magenta (MI) nel 1978 e da molti anni vivo a Milano. Mi piace definirmi un autodidatta, anche se ho frequentato per qualche anno la scuola d'arte applicata del Castello Sforzesco di Milano. Non ho avuto veri e propri Maestri e questo forse non mi ha consentito di raggiungere alcune tappe decisive del mio percorso artistico nei tempi brevi, come invece è capitato ad altri artisti. Questo però, mi ha permesso di spaziare e cercare con grande libertà.
Cosa fai?
Mi sento un “cacciatore di immagini”, parafrasando il titolo di un bellissimo libro che esplora il lavoro di Joseph Cornell, un artista che amo. Mi rivedo perfettamente in questa definizione, perché mi ritrovo quotidianamente, a volte anche inconsciamente, a cercare immagini per costruire immaginari. Nel mio lavoro intervengo sulle immagini mostrando le possibili connessioni e producendo una conseguente distanza. Sono interessato all’apertura di una dimensione spazio temporale e visiva, piuttosto che all’idea di creare un luogo chiuso, definito.
Dove stai andando?
In questi ultimi anni ho realizzato piccole opere che stanno all’interno di una cornice, ma anche grandi installazioni che occupano decine di m², perché il mio lavoro va dove può espandersi. Ho necessità di lavorare in spazi dinamici e con persone stimolanti, infatti in queste settimane sto sviluppando importanti progetti per la seconda metà di quest'anno e per il 2017 e sono molto contento di poterli fare con la mc2 Gallery di Milano e la MUST Gallery di Lugano. Ho trovato in queste due gallerie persone che credono nel mio lavoro e questo è per me fondamentale.
Cosa vuoi?
Se devo dirti cosa voglio fare con il mio lavoro, senza dubbio ti rispondo accogliere, predisporre un ambiente per chi ha il desiderio di sentirsi parte integrante dell'opera d'arte, senza nessun obbligo o indicazione specifica di movimento da parte mia. Ognuno, all'interno degli spazi che ripenso, è libero di sentirsi a proprio agio.
Copertine settimanali di Lobodilattice a cura di Alex Urso