Mariusz Tarkawian
Tribute to Araki, (ink on paper), 70x100cm, 2015
Sdraiate di spalle, distese su un fianco, coperte da un velo, nude. Sono le donne le protagoniste principali delle opere di Mariusz Tarkawian (Łuków, 1983), autore di disegni rapidi e gestuali: come un reporter, l'artista annota su carta eventi e situazioni quotidiane, catturando l'effimero e traducendolo attraverso il filtro personale dell'interpretazione. Con un segno a tratti fumettistico e a tratti pittorico (o entrambi insieme), Tarkawian realizza ampie serie di lavori, in cui centinaia di tavole interagiscono fino a creare grandi puzzle installativi che affascinano tanto per la bellezza formale delle singole opere quanto per la forza compositiva ottenuta dall'insieme.
Interessante è inoltre l'attenzione dedicata dall'artista al mondo dell'arte, inteso nella sua accezione più ampia. In questo caso Tarkawian riflette su tematiche dal carattere storico e filosofico, interagendo con autori e opere del passato, instaurando un contatto dialettico con essi: è il caso, ad esempio, della raccolta di disegni “Looking for Art” (2006 - in progress ), in cui l'artista polacco riproduce liberamente i lavori di autori affermati del panorama contemporaneo. Affine a questa è la serie “Anticipation of Art” (2008), raccolta di disegni su carta in cui Tarkawian simula possibili opere future di artisti consolidati, ipotizzando con gioco le evoluzioni espressive di ogni autore.
Tutti i lavori si presentano con grande eleganza e abilità compositiva. I disegni, soprattutto su grandi dimensioni, si impongono per i forti contrasti e per l'abilità tecnica dell'autore, capace di esprimersi attraverso un segno sicuro e controllato quanto leggero e distaccato. In questo modo l'opera diventa bellezza neutra e senza definizione: un riassunto ideale tra gioco, esercizio e fine narrazione.
Copertine settimanali di Lobodilattice a cura di Alex Urso
Se fosse una canzone suonerebbe così: