Lo sviluppo economico riparte da Taranto: al via la 2a inaugurazione della collettiva "Attenti a quei due- The Persuaders"
L'arte contemporanea diviene volano per la rinascita culturale ed economica di Taranto. Attraverso la cooperazione e la sinergia di più operatori culturali che costruiscono una nuova rete di comunicazione e di sviluppo territoriale. L'arte, dunque, si fa sistema. E' questo il principio fondante di “Attenti a quei due – The Persuaders”, la collettiva che s'inserisce in un più ampio progetto - coraggioso e riuscito, dato il successo e l'affluenza di pubblico del “1° round”, ossia della prima inaugurazione del 1°dicembre scorso alla galleria Rossocontemporaneo di Taranto - concepito da Angelo Raffaele Villani e Gianmichele Arrivo. I due galleristi, rispettivamente di Rossocontemporaneo e CO.61 Artecontemporanea di Grottaglie (Ta), ricalcando metaforicamente le orme di Tony Curtis e Roger Moore nella serie televisiva britannica degli anni '70, “The Persuaders”, giocano col luogo comune di rivalità tra due soggetti concorrenti, trasformandolo in sinergia, interconnessione, cooperazione. Creando dunque sviluppo economico a partire da Taranto. Come spiega Ilaria Miccoli, 3a curatrice della collettiva e collaboratrice allo spazio CO.61 che, da sabato 15 dicembre ospiterà il "2° round", ovvero la seconda inaugurazione di "Attenti a quei due": "A causa della crisi economica che ha investito soprattutto Taranto - sostiene Ilaria - a noi operatori culturali viene spesso rimproverata l'incapacità di cooperare, mentre noi non intendiamo far prevalere gli individualismi beceri quanto portare sviluppo territoriale".
Dieci artisti - Anna Maria Battista, Giuseppe Ciracì, Alessia Cocca, Raffaele Fiorella, Paola Mancinelli, Monticelli e Pagone, Cosimo Piediscalzi, Raffaele Quida, Piera Scognamiglio, Sasha Zelenkevich - esprimono in oltre 50 opere e attraverso diversi linguaggi dell'arte quali pittura, fotografia, disegno, video e installazioni, personali condizioni esistenziali, dedicandosi all'analisi dell'Io. "La filosofia della galleria CO.61 - sottolinea Ilaria - consiste nella scoperta di nuovi talenti, nell'apertura ad artisti emergenti che si occupano di nuovi linguaggi dell'arte contemporanea, come ad esempio gli scozzesi Sergj Luc Nolan e Daniel Killeen con cui abbiamo lavorato". "O, per quanto riguarda gli artisti locali, Paola Mancinelli, che si esprime al massimo con le installazioni, attraverso il filo poetico che contraddistingue l'interdisciplinarietà della sua arte, coniugando poesia ed arte visiva appunto. Oltre a Paola Mancinelli abbiamo scelto Piero Sognamiglio, Raffaele Quida, Giuseppe Ciracì, il duo abruzzese Monticelli e Pagone che si esprime attraverso il linguaggio pittorico e le installazioni, affrontando tematiche politiche ben precise". "Insomma, conclude l'operatrice culturale, intendiamo dar voce anche a chi non è inserito nel parterre patinato dell'arte, creando una rete di comunicazione partendo dall'arte locale. Facendo sistema, appunto".
Come sostiene Gianmichele Arrivo, dunque, "Attenti a quei due - The Persuaders" costituisce un evento unico, che sancisce la cooperazione tra Rossocontemporaneo e lo spazio Co.61". "Il nostro obiettivo, spiega il gallerista, consiste nel creare un network, una connessione per permettere alle gallerie di specializzarsi in un settore, rispondendo a più esigenze economiche ed artistiche, facendo sistema e concentrandoci sull'opera di artisti giovani, innovativi". E, a proposito della tematica di fondo affrontata nella collettiva, Angelo Raffaele Villani sottolinea la peculiare analisi dell'Io espressa dall'artista Sasha Zelenkevich attraverso i suoi quadretti che rappresentano memorie e frammenti di vita o le "fanciullesche" costellazioni del siciliano Cosimo Piediscalzi.
Tra i dieci artisti presentati in "Attenti a quei due - The Persuaders", cinque scelti da Rossocontemporaneo e cinque da CO.61, spiccano, tra le altre, le opere di Paola Mancinelli e Giuseppe Ciracì.
Colpisce per la sua profondità l'universo artistico di Paola Mancinelli, artista che spazia tra fotografia e poesia. Particolarmente suggestive sono le video-proiezioni di aforismi evocativi quali ad esempio "Da quando ho ingoiato una stella cammino sulle punte", "Sono piena dei miei vuoti", "Siamo residui di stelle", "Puntini d'introspezione", "Altrove è uno stato d'animo", "Puoi trovarmi qui, tra il già e il non ancora". Alcune di queste frasi sono state scritte su barre di legno posizionate a loro volta in diagonale sul pavimento della galleria. L'artista spiega di aver scelto di collocare il pensiero in diagonale - seguendo il concetto di "ipotesi di riposizionamento", poichè quest'ultima "attraversa, seziona, conosce l'idea". Non è casuale, inoltre, l'uso del bianco e del nero che, in questo contesto simboleggiano l'armonia e la sintesi degli opposti.
Ricchi di pathos esistenziale risultano, inoltre, i ritratti di Giuseppe Ciracì che assumono, una valenza esistenzialista nel contenuto ed iperrealista nello stile pur partendo da soggetti classici. Particolarmente intensa la carica espressiva dell'opera "Dioniso 27" che esprime sartrianamente - la precarietà della condizione umana.
Fino al 5/1/2013
"Attenti a quei due (The Persuaders)"
Rossocontemporaneo
via Regina Margherita, 40 - (Piazza Garibaldi)
Taranto
orari: dal lun al sab. dalle 16 alle 20
Infoweb: http://rossocontemporaneo.wordpress.com
dal 15 dicembre 2012
Co.61 Arte Contemporanea
via Paritaro, 61 - Grottaglie (Ta)
orari: dal lun al sab. dalle 16 alle 20
Infoweb: www.co61.eu