Nel cuore dell’arte - Palazzo della Cultura - Modica

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Un’occasione unica per ammirare, in un sol colpo, le opere di 34 artisti italiani che hanno fatto la storia dell’arte del Novecento. “Nel cuore dell’arte”, a cura di Alfredo Mazzotta e Alberto Ghinzani, è la mostra promossa dal Comune di Modica nell’ambito del cartellone “Modica Miete Culture” che sarà possibile visitare fino al 31 luglio (ingresso 4 euro. Orari: tutti i giorni 9-13, 16.30-20). Un evento frutto della collaborazione fra il Museo della Permanente di Milano e il Centro Studi sulla Contea di Modica, i quali hanno voluto “spostare”  temporaneamente nelle sale di Palazzo della Cultura della “Città della Contea”, parte della collezione del più antico museo milanese. Opere che vanno dal futurismo di stampo fascista di Sironi (approdato successivamente anche a un certa metafisicità), al verismo di matrice politica-sociale di Guttuso, dall’astrattismo informale di Turcato alle opere del poliedrico Salvatore Fiume, pittore, scultore, architetto, scrittore e scenografo di Comiso.

Un avvenimento di grande importanza, non solo per una città come Modica, ma per la Sicilia intera, dovuto al fatto che la mostra permette di cogliere talune analogie e differenze di alcuni tra i principali protagonisti dell’arte italiana del secolo scorso. Da Emilio Gola ad Ambrogio Alciati, da Anselmo Bucci a Mario Sironi, continuando con Carlo Carrà, Felice Casorati, Aldo Carpi, Ottone Rosai, Fausto Pirandello, Renato Guttuso, Bruno Cassinari, Mauro Reggiani, Luigi Veronesi, Alfredo Chighine, Giuseppe Ajmone, Franco Francese, Giulio Turcato, Franco Rognoni, Cesare Peverelli, Salvatore Fiume, Giuseppe Banchieri, Tino Vaglieri, Mino Ceretti, Emilio Tadini, Mario Schifano, Giancarlo Ossola, Attilio Forgioli, Enrico Della Torre, Lucio Del Pezzo, Sergio Dangelo, Mimmo Paladino, Togo (Enzo Migneco), Giovanni Blandino e Michele Cannaò.

 

 

L’esposizione è presentata, però, in modo sintetico e superficiale. Infatti, a parte i quattro pezzi di Schifano che formano un tutt’uno tra di loro, ogni artista è rappresentato con una sola opera e ciò fornisce un’idea fin troppo frammentaria del lavoro svolto da ognuno di essi. Oltretutto, sono assenti qualsivoglia tipo di testi o cartelli che traccino sinteticamente la storia del periodo artistico presentato (il Novecento), le biografie e/o il contesto di produzione dell’opera, elementi che sicuramente sarebbero risultati utili per sopperire, almeno in parte, alla carenza espositiva.

A conclusione della mostra le stesse sale (due) ospiteranno, in modo permanente, la Collezione Quasimodo, la prestigiosa raccolta di opere d’arte appartenuta al celebre poeta modicano Premio Nobel per la letteratura.

Evento collaterale all’inaugurazione, avvenuta il 25 giugno, è stato “Welcome to Paradise”, un happening artistico in notturna che si diramava lungo le vie del quartiere Madonna delle Grazie di Modica. Una festa dell’arte a cui hanno preso parte artisti di diverse nazionalità per condividere con la città e la sua gente esperienze ed espressioni artistiche diverse.

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