E’ da poco uscito nelle librerie I 100 film della nostra vita. Per pensare e, soprattutto, essere felici, di Pino e Rossella Farinotti, Edito da INK edizioni.
Ci sono film ai quali dobbiamo parte della nostra formazione, spesso la migliore. Non c’è dubbio che questi “cento” abbiano toccato la vita di tutti noi. Per i sentimenti, i ricordi, gli esempi, i momenti intensi che ci hanno trasmesso. Amici fidati e presenti ai quali possiamo sempre ricorrere.
Le classifiche dei grandi film sono una costante. Decennio dopo decennio sono state redatte secondo appunto le epoche: l’estetica, il sociale, lo spettacolo, la comunicazione, la politica. Per anni ha prevalso il “Potemkin”, poi Quarto potere. Nel contemporaneo, una classifica che farebbe testo ha posto al vertice “Vertigo”, di Hitchcock, un film “vero”, amato anche dal pubblico, non solo un titolo da critica.
Pino Farinotti, nel 1994 ha redatto una sua lista personale dove figurano tutti i grandi “monumenti” del cinema: ma anche titoli “dalla parte del pubblico”, che è l’indicazione che definisce anche il dizionario “Farinotti”. Un esempio: Colazione da Tiffany non appare mai nelle classifiche, eppure è un film che offre codici perfetti è un “legislatore”: grande romanziere alla base, grandi regista e musicista, una canzone che ha fatto la storia, e un modello assoluto del cinema e dell’estetica del novecento che è Audrey Hepburn. E poi il marketing: “Colazione” ha nobilitato la fase commerciale, con quel marchio che dopo il film ha invaso il mondo. A vent’anni dal primo volume, nei nuovi “cento” si inserisce anche Rossella Farinotti. Dunque generazioni a confronto. Molti titoli del vecchio “centofilm” sono cambiati. La giovane, per fare un esempio, ha imposto Il grande Lebowski (condiviso da entrambi) o Bastardi senza gloria (non condiviso). E altri titoli.
Arancia Meccanica (A Clockwork Orange), S. Kubrick, 1971
Il Cielo sopra Berlino (Der Himmel uber Berlin), W. Wenders, 1987
Sabrina, B. Wilder, 1954
Smoke, P. Auster e W. Wang, 1995
Ossessione, L. Visconti, 1942
Da qui all’eternità (From Here to Eternity), F. Zinnemann, 1953
Il Disprezzo (Le Mepris) J.L. Godard, 1963
Psycho, A. Hitchcock, 1960
Il Grande Lebowski (The Great Lebowski), J. Coen, 1998
Lanterne Rosse (Dahong Denglong Gaogao Gua), Z. Yimou, 1991
I Sette Samurai (Shichi-nin no samurai), A. Kurosawa, 1954
Lost in Translation, S. Coppola, 2003
I Tenenbaum (The Royal Tenenbaums), W. Anderson, 2001
L’Atalante, J. Vigo’, 1934
Enrico V (Henry V), L. Olivier, 1944
Fratello dove sei ? (O Brother, Where Art Thou ?), E. Coen, J. Coen, 2000
Caro Diario, N. Moretti, 1993
8 ½, F. Fellini, 1962