Chicago è una città viva e interessante per l’arte contemporanea sotto diversi aspetti: tanti artisti vivono e lavorano in questa città, molti sono talentuosi e riescono a uscire ed esporre in luoghi importanti, arrivando anche oltreoceano, i Musei e le Fondazione sono dei supporti, così come le Università e le Accademie, dove tutti gli artisti insegnano. E’ importante anche per realtà private che da anni si muovono, collaborando con altre realtà, per divulgare un discorso tangibile di qualità. Monique Meloche è una gallerista esemplare in questo senso. Attiva da diversi anni nel panorama del contemporaneo è riuscita anche un po’ a cambiarlo. Ha scoperto talenti come Rashid Johnson, e lavorato con gallerie della città come Rhona Hoffman e Kavi Gupta. Per poi aprirne una sua.
Per il periodo estivo ha inaugurato una mostra completamente femminile, dal titolo My Hands Are My Bite, in cui 4 donne molto diverse tra loro per approccio artistico e risultato, interagiscono attraverso i loro lavori in una maniera che aderisce lucidamente allo spazio della galleria, e che risulta armonico e poetico tra ognuna di loro. Mostra curata da Dan Gunn, di cui due lavori sono visibili in una stanza diversa – due ventagli in legno tracciati da cromie forti – vede Lilli Carré, Laura Davis, Carol Jackson e Diane Simpson dialogare nello spazio attraverso delicate e personali installazioni.
Ognuna con un mezzo in comune, quello scultoreo che rimanda al manufatto archeologico, di piccole personali tracce, a volte anche primitive, nel caso della Carrè, o alla composizione minuziosa di situazioni diverse – tra oggetti recuperati e citazioni colte – in perfetto equilibrio tra loro, per la Davis, o ancora alla forma quasi grezza della materia, in realtà vivacemente manipolata, colorata ed elaborata da Carol Jackson, che parla di “sguardo al futuro” durante un talk in cui le 4 donne ironicamente hanno raccontato il loro lavoro, guidate dal curatore. E poi la “storica” Diane Simpson, con una imponente installazione rivolta all’esterno, alla strada, come una sofisticata vetrina della galleria realizzata con materiali diversi, riprendendo uno stile decorativo legato al passato, per aderire al progetto di Monique Meloche On the Wall. Arte pubblica, ma in galleria.
Fino al 7 agosto.
All the images are © Jim Prinz. Courtesy of Monique Meloche Gallery