Succede che, col mio solito mostruoso ritardo per quel che concerne i film, mi sono visto il nuovo Mad Max – Fury Road.
E niente: è bellissimo. Datemi una pellicola o due così all’anno e sarò uno spettatore felice, nonché in grado di sopportare le tonnellate di letame che vengono prodotte con sempre maggiore frequenza. Ciò che ho apprezzato maggiormente di Fury Road, oltre alle cose più scontate e ribadite in decine di recensioni di gente più in gamba di me, è il suo rapporto maturo con un pubblico di spettatori maturi.
Che poi a me la Disney piace, ma a volte ho l’esigenza di vedere un film che non pare essere scritto solo per cazzeggiare e per buttare tutto in vacca con uno humor da sit-com.
Comunque volevo parlare d’altro, e di come il nuovo Mad Max mi ha ricordato un boardgame a cui ero molto affezionato: Car Wars.
Ideato dal guru dei giochi da tavolo, Steve Jackson, nel lontano 1981, Car Wars prevede che i giocatori (due o più) prendano il controllo di auto, moto, sidecar, camion, autoarticolati e blindati, e che si affrontino col solo scopo di distruggere gli avversari. Ogni veicolo può venire armato con una gran varietà di equipaggiamento, dalle mitragliatrici ai lanciamissili, dai rostri ai booster al protossido d’azoto, per aumentare velocità e prestazioni.
Goduria brutale allo stato puro.
Ogni tanto ci vuole.
I combattimenti tra veicoli avvengono in una grande varietà di scenari, dalle apposite arene alle piste desertiche, ma anche in circuiti urbani o in sentieri di montagna. La scelta è quasi illimitata.
Il background del gioco è distopico. Semplice ma d’impatto.
Siamo attorno al 2030.
Le risorse naturali sono severamente ridotte e il governo degli Stati Uniti d’America ha nazionalizzato l’industria petrolifera. Ciò ha provocato una seconda guerra civile americana, terminata con la secessione dei”Free Oil States” (Texas, Oklahoma, e Louisiana). Una serie di carestie in varie parti del mondo ha causato uno limitato scambio nucleare tra gli Stati Uniti e l’Unione Sovietica (nel 91 esisteva ancora), anche se i sistemi antimissilistici hanno ridotto i danni. Dopo la guerra sono arrivati anni di crisi economica e uno stato di agitazione mondiale, durante i quali gli “sport della morte” sono diventati una forma di intrattenimento popolare. (Fonte: Wikipedia)
Visto il grande successo, Jackson ha pubblicato diverse espansioni, che prevedono l’utilizzo di elicotteri, deltaplani, tank, motoscafi.
Car Wars ha avuto diverse ristampe, più una marea di prodotti correlati al brand, tra cui un gioco di ruolo per il sistema GURPS, una rivista dedicata, un fumetto, un gioco di carte, una saga di librogame e tre romanzi.
Altri tempi.
Tempi divertenti.
PS: La miglior recensione di Fury Road è questa qui. Leggetela, anzi, ammiratela.
(A.G. – Follow me on Twitter)
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