l’ ENERGIA interiore delle FIAMME //// nella personale di Andrea CONTIN

05_Andrea Contin_Psyché

boia decapitato
monolite in tutù       
senza bisogno di ancheggiare
sciogli te e il forte
dall’incantesimo che impietra
mangiafuoco senza lingua
demiurgo senza argilla
infante senza infanzia -

Alice Di Lauro

 

Domani, sabato 18 gennaio alle h.18, inaugura la seconda personale dell’artista Andrea Contin negli spazi di Placentia Arte. Il titolo della mostra, FLAME (CHAINS) / Fiamme (Catene), è indicativo nell’evoluzione formale e interiore dell’artista che propone un complesso lavoro sul corpo e sulle sue sfaccettature. Non si tratta di body art, ma di una completa astrazione dell’io, in cui l’utente può rincarnarsi a seconda delle diverse, forti reazioni percepite. Un lavorìo dell’animo che fuoriesce da quel corpo, quello di Contin, molto trasformato, mascherato: volto e corpo bianchi, occhi perforanti, un tutù rosso – elemento fortemente femminile a coprire il pube, l’elemento “maschio”. Le paure, le debolezze, le ansie, i difetti e le eccentricità vengono recuperate all’esterno, sotto forma di paurose fiamme in costante movimento, e vengono domate dal performer/demiurgo che, come dalla caverna Platonica, è riuscito a superare l’ostacolo, strappando quelle catene che ora diventano prolungamento del se, e non solo, si trasformano in un elemento di condivisione con gli altri.

Gli altri sono prima di tutto le persone che hanno lavorato in squadra con l’artista, sviluppando FLAME (CHAINS) come un’esposizione del corpo per l’animo all’interno degli spazi della galleria Placentia, dove si susseguono 3 momenti diversi, ma legati tra loro da un’unica azione, quella performativa ripresa in passato dall’artista stesso, che si esibiva da solo.

Dunque una prima azione proiettata in un video a grandezza naturale; segue una seconda, nei sotterranei della galleria, dove l’attenzione viene focalizzata sull’elemento del volto in primissimo piano. Volto grottesco, quasi inquietante, un po’ pauroso … per esorcizzare quei temi da cui cerchiamo di scappare, ma che ci vengono sottoposti attraverso gli occhi pungenti dell’artista. E poi il terzo elemento, un oggetto: un assemblage costituito da una morsa da falegname e un accendino, da cui nasce quella fiamma che tutto genera. Questo dettaglio è accompagnato da dei bozzetti di Vittorio Bustaffa, che aiutano la lettura attraverso una visione personale del corpo dell’artista.

 Due video e un oggetto creano dunque un percorso, sia fisico che empatico, intorno a un corpo in movimento che, attraverso “braccia e gambe” – per citare il testo simbolico ed esplicativo di Luisa Altafini - crea uno spettacolo di fiamme e, per mezzo del suo corpo, diviene al tempo stesso “limite e confine”, secondo le parole di Andrea Contin. Tutto parte e tutto torna da questo corpo “monolite” che, in qualche modo, rappresenta paure e tensioni umane.

Dal comunicato | Per l’occasione verrà realizzato il catalogo della mostra in formato elettronico, con le opere di Andrea Contin, le fotografie di Simone Falso, le illustrazioni di Vittorio Bustaffa, la prefazione di Cristina Fiore e Andrea Penzo, i testi di Luisa Altafini e Alice di Lauro e le interviste di Elena Bordignon e Mario Gerosa. L’e-book sarà edito in edizione limitata, firmata e numerata, nell’innovativo supporto cartaceo Ebookover™ da NOBOOK©, etichetta letteraria indipendente di Milano, per la collana SoContemporary.

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08_Andrea Contin_flame (chains)_Disegni Bustaffa

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Informazioni su 'Rossella Farinotti'