Nessuno credeva che un Eliminatore potesse sconfiggere un Epico, eppure l’indomabile Steelheart è morto per mano di David Charleston. Nonostante la vendetta di David sia compiuta e suo padre sia stato vendicato, la scomparsa di Steelheart non ha aiutato la causa di chi, come gli Eliminatori, si batte per sottrarsi alla crudele egemonia degli Epici, esseri che si servono dei loro poteri straordinari per tenere sotto il proprio giogo l’umanità intera. David sa che la battaglia per restituire agli uomini il diritto di uscire dal buio in cui si sono rintanati sarà ancora lunga e sfiancante, e dovrà superare i confini della città di Newcago, ormai libera. Adesso l’obiettivo degli Eliminatori è Regalia, l’Epico despota di Babilonia Rinata, la città che un tempo fu Manhattan. La via che conduce a Firefight, colui che ora tiene le redini del potere, passa da qui, ma l’impresa è rischiosa e lasciarsi guidare dalla sola sete di vendetta può essere molto pericoloso..
Secondo volume della saga degli Eliminatori, di Brandon Sanderson, pubblicata in Italia da Fanucci Editore.
Dopo l’esordio eccellente con l’imperdibile Steelheart (ne ho parlato qui), l’autore ha scritto anche il secondo capitolo della trilogia “supereroistica”, con la consapevolezza che il capitolo di mezzo è sempre quello più ostico da proporre ai lettori.
Firefight è in effetti un gradino sotto rispetto al primo volume, che però rappresentava quasi la perfezione, nella sua specifica nicchia narrativa.
Siamo in un futuro non troppo lontano. Il passaggio della cometa Calamity ha donato ad alcune persone dei poteri incredibili, rendendole di fatto degli esseri superiori. Utilizzare questi poteri scatena però una sete di morte e di distruzione quasi impossibile da fermare. La conseguenza di tutto ciò è che gli Epici (così vengono chiamati i “mutati” da Calamity) hanno distrutto il mondo nel giro di poche settimane, spartendosi ciò che rimane – città, paesi, regioni – alla stregua di feudatari medioevali. I “normali” sono semplici sudditi. A loro tocca obbedire e soddisfare i vizi degli Epici, pena la morte.
In Steelheart abbiamo letto dell’impresa di un gruppo di resistenza agli Epici, gli Eliminatori, che sono riusciti a uccidere il signore e padrone di Chicago (Steelheart, appunto), liberando la città.
In Firefight lo scontro si sposta a Babilor, l’ex New York, governata dall’astuta Regalia, in grado di padroneggiare l’elemento dell’acqua. Sebbene non sia potente quanto il defunto dittatore di Chicago, Regalia sopperisce a questo deficit con l’astuzia e con le alleanze con altri Epici spietati e pericolosi.
La storia è ben scritta – Sanderson conosce il mestiere di scrivere e lo padroneggia con cura – e offre spunti e agganci per quello che sarà il terzo e conclusivo romanzo della saga.
Questi romanzi, il primo, il secondo e sicuramente anche l’ultimo, sono la dimostrazione pratica di quanto sia possibile scrivere di “supereroi” risultando originali e rimanendo lontani dai cliché dei fumetti, pur senza sconfessarli.
Entrambi i volumi sono disponibili anche in formato digitale, e in italiano:
(A.G. – Follow me on Twitter)
Segui la pagina Facebook di Plutonia Experiment
Archiviato in:libri, recensione, recensioni