Object Trouvés è il titolo della personale della pittrice Anna Muzi alla galleria Francesco Zanuso. Oggetti “trovati”, ripresi dal mondo che circonda l’artista. Un mondo quotidiano, ma composto da diverse tracce disposte mai casualmente nello spazio: vecchi ricordi, oggetti di casa, regali passati, documentazioni di viaggi e avventure, citazioni cinematografiche, locandine o letture d’arte, fotografia e moda, velate tra i soggetti scelti. Il mondo dell’artista, rigorosamente dipinto con grande studio e cura: una poltrona di casa, trovata o presa da qualche designer; una sedia con dei libri aperti; ritratti di amici; feticci portati nel proprio ambiente da qualche esotico viaggio; delle scarpe; una radio brionvega vintage; lampade e tappeti; delle bottiglie di birra e una tazzina da caffè. Dettagli, frammenti eleganti ritratti con un occhio particolare, molto cinematografico per il punto di vista: gli oggetti, per Anna Muzi, non sono mai ripresi nella loro completezza, ma al fruitore è restituito lo sguardo dell’artista, la sua angolazione, o la sua “inquadratura”. ” ‘Adoro andare al cinema’, racconta infatti l’artista ‘amo i film francesi, Truffaut, Godard, Melville, e tutta la nouvelle vague’ – riproduce sulle sue tele l’emergere disordinato e confuso dei ricordi della realtà”, come scrive la curatrice Silvia Fabbri nel catalogo di accompagnamento della mostra.
Un taglio molto personale per raccontare non un “mondo immaginario,” che all’artista non interessa, “ma solo la quotidianità”, dietro alla quale è celato un grande lavorio.